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mercoledì, dicembre 21, 2011No alla chiesa e alle lobby di Dio
Sfila la Frocessione Lega e Pdl hanno cercato fino alla
fine di ottenere un divieto alla manifestazione. Un coro di no a cui si è unito
anche l'Udc. "Ci hanno fatto pubblicità. Ed è vero: il nostro era un
corteo volutamente blasfemo"Alla fine hanno sfilato come previsto, i
ragazzi e le ragazze della “Frocessione”, la parata anticlericale – “e pure un
po’ blasfema”, aggiungono loro – che ha attraversato Bologna in protesta contro
la chiesa cattolica e il consumismo natalizio. Una manifestazione che aveva
suscitato le ire del centrodestra tanto da monopolizzare, o quasi, l’attenzione
di molti politici cittadini.
A cominciare da Galeazzo Bignami, consigliere regionale
del Pdl che aveva addirittura scritto a prefetto, questore, sindaco e rettore.
“Fermateli, sono contro la democrazia, il pluralismo e la libertà”, recitava il
suo appello. Tutto inutile. Sono stati duecento gli studenti e le studentesse
che si sono mascherati, hanno indossato costumi decisamente sopra le righe, e
poi hanno inscenato una processione goliardica che loro stessi hanno definito
“momento di dissacrante e blasfema socialità”.
Il perché di quell’aggettivo, blasfema, è presto detto.
Oltre a cori, canti e balli, a sfilare sono stati preti ubriachi, finti papi,
suore di certo poco ortodosse e bizzarre versioni di Padre Pio. Tante le
canzoni che si sono sentite nel corteo. Al di là dei cori irriferibili in
versione da osteria, ad andare per la maggiore sono state le canzoni
anticlericali che anarchici e socialisti cantavano all’inizio dello scorso
secolo.
“Nessuno si senta offeso nella fede – hanno spiegato i
manifestanti al megafono – siamo qui per protestare contro la Chiesa cattolica,
una lobby di potere che gode di privilegi enormi, non paga l’Ici, vuole
controllare le nostre vite dalla nascita alla morte, vieta l’aborto e decide
quando e come dobbiamo morire”.
Nel corteo un solo grande striscione: “L’unica Chiesa che
illumina è quella che brucia”. Lungo il percorso, che da sotto le Due Torri ha
portato il corteo in Piazza dei Martiri, sono stati distribuiti moduli per lo
sbattezzo e alcune ragazze hanno distribuito profilattici.
Insomma, di certo un evento che non poteva andare giù ai
cattolici cittadini. E infatti, oltre a Bignami, nei giorni scorsi si erano
mossi gli altri big bolognesi di Lega e Pdl. Addirittura venerdì scorso Lucia
Borgonzoni, consigliere comunale della Lega Nord, e Marco Lisei, capogruppo in
consiglio del Pdl, si sono recati nell’Aula C della facoltà di scienze
politiche per rendersi direttamente conto di quello che stava succedendo. Ad
attenderli, invece dell’atelier di preparazione per la parata, hanno trovato un
gruppo di persone coperte da tute bianche che li hanno seguiti pulendo il
pavimento al loro passaggio. “Siete razzisti”, è stata l’accusa lanciata a
Lisei e Borgonzoni. Insomma, il dialogo non ci poteva essere, e infatti non c’è
stato.
Ma non è finita. Per tentare in extremis di fermare la
Frocessione nei giorni scorsi si è mossa anche Silvia Noè, consigliera
regionale dell’Udc. Questa volta non solo dichiarazioni o appelli, ma
direttamente un esposto alla polizia per “denunciare il reato che commetteranno
gli organizzatori”. Una sorta di denuncia preventiva affiancata ad una
richiesta di oscuramento per i server che hanno pubblicato l’annuncio della
manifestazione. “Servirebbe anche una rogatoria internazionale per intervenire
meglio”.
“Sono offensivi e praticano il peggior razzismo
comunista, ma non mineranno le radici cattoliche di questa città. Le autorità
procedano allo sgombero dell’aula”, è stata la richiesta di Marco Lisei. Ma i
manifestanti non devono essersi fatti troppo impressionare, e infatti come da programma
la parata c’è stata.
“Ringrazio di cuore Lisei e Bignami – dice una
manifestante – Senza la grande pubblicità che ci hanno fatto forse in
Frocessione sarebbe venuta molta meno gente”.
Fonte:
“Uccidi la tua religione
prima che la religione uccida te.”
Ennio
Montesi
“Kill
your religion
before your religion kills you.”
Ennio Montesi Etichette: No alla chiesa e alle lobby di Dio |