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giovedì, ottobre 25, 2007

 

Dio criminale, assassino e terrorista

Non intendo minimamente subire processi da parte di Giudici che si identificano simbolicamente e platealmente in un Dio biblico assassino, terrorista, genocida, intollerante, stupratore, infanticida, schiavista, dispregiatore delle donne e degli omosessuali, razzista, sessuofobo e a tal punto borioso e criminale da pretendere di essere venerato dagli uomini con sacrifici umani ed animali.

Stralcio tratto dal ricorso in Corte di Cassazione
d Luigi Tosti

Mi sembra abbastanza ovvio che nessuno possa impormi -se io non lo voglio- di frequentare conventi, chiese ed altri luoghi di culto connotati dall'ostensione del macabro e orrifico idolo del Dio incarnato: alla stessa stregua, pertanto, nessuno -come significativamente affermato dalle Corti Costituzionali di Paesi molto più civili (Svizzera e Germania, ad esempio)- può obbligarmi ad essere processato, pubblicamente, da Giudici visibilmente "confessionali", cioè inseriti in un'Amministrazione giudiziaria pubblicamente connotata di idolatria cattolica.
Si tratta, innanzitutto, di una questione di rispetto dei diritti umani, oltre che di buona educazione. Io non mi sognerei mai di esporre nelle case altrui i miei simboli ideologici e pretendo, dunque, che il Papa, la Chiesa e gli adepti della setta religiosa cattolica si astengano dal marcare in modo così squallido le pareti delle aule di Giustizia -che non appartengono a loro ma a TUTTI i cittadini italiani- col simbolo del loro supposto Dio incarnato.
E questo non solo perché si tratta di un simbolo che evoca in modo macabro e orrifico un messaggio altamente immorale, diseducativo e psicologicamente deleterio, cioè l'assassinio di un Dio-figlio perpetrato da un Dio-Padre per assurde e inconcepibili finalità di "redenzione" di terzi "colpevoli", cioè dell'Umanità "peccatrice", ma anche per le intollerabili e ingiustificabili implicazioni di genocidi, di assassini, di torture, di criminale inquisizione, di criminali crociate, di criminale razzismo, di criminali roghi contro eretici e streghe, di criminale schiavismo, di superstizione, di criminale discriminazione e persecuzione razziale, di criminale shoà, di criminali rapimenti di bambini ebrei, di disprezzo delle donne e degli omosessuali, di omofobia, di sessuofobia patologica, di intolleranza, di oscurantismo, di violazione e prevaricazione dei più elementari diritti politici ed umani alla libertà di opinione, di pensiero, di religione e di eguaglianza, di omertosa e criminale copertura dei preti pedofili, di falsificazioni di atti, di false reliquie, di falsi miracoli, di falsi esorcismi, di falsi Padri Pii, di truffe, di abuso della credulità popolare a fini speculativi, di mercimonio di indulgenze e di medaglie "miracolose", di bolle di componenda, di illeciti finanziari e via dicendo, crimini di cui la storia millenaria del crocifisso è irrimediabilmente intrisa.
Essendo poi dotato di fondamenti etici e civili informati alla condivisione e all'osservanza dei basilari precetti del codice penale, della Costituzione italiana, delle Convenzioni internazionali sui diritti dell'Uomo e delle Convenzioni internazionali contro ogni forma di discriminazione, non intendo minimamente subire processi da parte di Giudici che si identificano simbolicamente e platealmente in un Dio biblico assassino, terrorista, genocida, intollerante, stupratore, infanticida, schiavista, dispregiatore delle donne e degli omosessuali, razzista, sessuofobo e a tal punto borioso e criminale da pretendere di essere venerato dagli uomini con sacrifici umani ed animali.
E' la mia "debole" morale che mi impedisce tutto ciò, anche se, ovviamente, non ho il minimo "astio" o disprezzo nei confronti del Dio biblico, la cui unica colpa è quella di essere stato creato dall'uomo a sua immagine e somiglianza e, quindi, con le sue debolezze e con le sue inclinazioni criminali.
Giammai accetterei l'imposizione della croce uncinata nazista da parte dello Stato italiano -e questo perché ripudio ed aborro i crimini compiuti dai cristiani nazisti- e quindi -e a maggior ragione- non accetto di essere processato dall'Amministrazione Giudiziaria Italiana, connotata di "cristianità" cattolica.
Se qualcuno si vuole ancora identificare in quel simbolo e intende ancora glorificarsi del supposto "Amore" del supposto unico Dio, nella sua duplice versione di Dio-Padre e di Dio-Figlio incarnato, lo faccia pure: ma lo faccia a causa sua, sulla sua persona, nei suoi templi, nei Tribunali dell'Inquisizione e in quelli della Sacra Rota, ma non lo imponga a me che, proprio "grazie a Dio", mi identifico in valori morali e civili diametralmente opposti.

Luigi Tosti
tosti.luigi@yahoo.it

E’ disponibile il documento del Ricorso in Cassazione in formato PDF. Chiunque lo può richiedere ad: axteismo@yahoo.it scrivendo nell’oggetto della mail: “Ricorso Cassazione del giudice Luigi Tosti” e gli sarà inviato gratuitamente.

lunedì, ottobre 15, 2007

 

Crocifisso: Ricorso in Corte di Cassazione del magistrato Luigi Tosti


E’ disponibile il documento del Ricorso in Cassazione in formato PDF. Chiunque lo può richiedere ad: axteismo@yahoo.it scrivendo nell’oggetto della mail: “Ricorso Cassazione del giudice Luigi Tosti” e gli sarà inviato gratuitamente.
Il magistrato Tosti chiede che vengano rimossi dalle aule giudiziarie i simboli religiosi per rispettare il principio supremo di laicità affermato dalla Costituzione Italiana e dalla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo.

Nella foto, il giudice Luigi Tosti

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