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martedì, ottobre 13, 2015

 

La canzone dei catto - Testo di Fiorenzo Nacciariti



La canzone dei catto *

Catto comunista
Clerico fascista
Catto
Basta che c’è il catto
Tutto è assai perfetto
Mai che c’è un difetto
Catto
Rubano anche Cristo
Ma non è malvisto
Basta che sia catto
Catto
Inculano i bambini
Ma non è mortale
È solo veniale
Basta confessare
E che sia catto
Catto
Firme taroccate
Scelte smanettate
Oppur precompilate
Non son mortali
Son solo veniali
Basta che sia catto
Catto
Catto comunista
Clerico fascista
Meglio democristiano
Ma non sottilizziamo
Basta che sia catto
Catto
Catto qualcheccosa
La prospettiva è rosa
In fondo che ti costa
È solo un prefisso
Un piccol compromesso
Per alienar te stesso
Ai catto
Catto
Firma sto contratto
Berlinguer l’ha fatto
Fidel Castro pure
Che so ste paure
Arruolati anche tu
Nei catto
Catto
Catto patriota
Spara al papa e vota
Per il Piemonte a rota
Ma non è mortale
Tanto nel finale
Arriverà la piovra
E catto ti farà
Catto
Catto partigiano
Con il mitra in mano
Vota comunista
Nulla di nuovo in vista
La piovra tornerà
È catto ti farà
Catto
Qualche resistente
Vero combattente
Finirà nel fiume
Ma catto non sarà.

Testo di Fiorenzo Nacciariti

* Questa filastrocca è nata in parte come satira della canzone di Enrico Ruggeri, L'onda.
Mi è uscita “stonicchiando” un motivo simile a quella canzone.
In realtà è nata per cercare di calmare l’indignazione per l’arte della manipolazione del passato che ho dovuto sopportare al convegno di studi su Franco Rodano “La Politica tra Eredità Culturale e Testimonianza Civile” che si è svolto il 9 ottobre 2015 a Senigallia.
Arte della manipolazione del passato per la quale il Risorgimento l’hanno fatto i catto, la breccia di Porta Pia l’hanno fatta i catto, il fascismo l’hanno fatto i catto, l’antifascismo l’hanno fatto i catto, i repubblichini li hanno fatti i catto, i partigiani li hanno fatti i catto, i badogliani li hanno fatti i catto, i missini li hanno fatti i catto, i democristiani li hanno fatti i catto, i socialisti li hanno fatti i catto, i comunisti li hanno fatti i catto … Dove, sia ben chiaro, dicono loro, catto è ben altro che un prefisso, catto è il sostantivo e tutto il resto sono solo effimeri aggettivi.
Questa filastrocca vorrebbe diventare una canzone e cerca qualcuno che sia in grado di metterla in musica. Chiunque può farlo liberamente purché rispetti l’integralità del testo.
È dedicata a Carla Capponi e Rosario Bentivegna.


N.D.R. Se qualche bravo arrangiatore musicale volesse comporre la musica da abbinare al testo della canzone, si faccia avanti e ci contatti.

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domenica, ottobre 11, 2015

 

Un’arrampicata sugli specchi di ordine superiore - di Fiorenzo Nacciariti


Il 9 ottobre 2015, dalle ore 16 alle ore 19,30, si è svolto, presso la sala consiliare del comune di Senigallia, un convegno di studi su Franco Rodano dal titolo “La Politica tra Eredità Culturale e Testimonianza Civile”, promosso da Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.

La sala consiliare del comune di Senigallia era stracolma di storici, politici, militari, vescovo e persino un prete, più un numero imprecisato di preti allo stato laicale con moglie al seguito, sicuramente uno: Gianni Gennari.

Atmosfera tranquilla e cordiale, qualche incertezza per il ritardo della massima autorità della serata ma senza alcun dramma. Riadattato il programma, in un clima di grande concordia sono intervenuti:
Massimo Papini, Presidente Istituto Storia Marche, su FRANCO RODANO CATTOLICO COMUNISTA.
Alessandro Bianchini, Presidente ANPI provincia di Ancona, su I PARTIGIANI NELLE MARCHE E DALLE MARCHE.
Ernesto Preziosi, Storico e Studioso dei Movimenti politici, su LA FUCI, RODANO, ALDO MORO.
Marisa Cinciari Rodano, Moglie e partigiana, su A FIANCO DI FRANCO RODANO.
Gianni Gennari, Giornalista teologo, su LA SPIRITUALITÀ DI FRANCO RODANO.
Paolo Guerrini, già Senatore della Repubblica, su RODANO E IL PARTITO.
Giancarlo Galeazzi, Professore Università Carlo Bo di Urbino, su RODANO, IL SEGNO DELLA LAICITÀ TRA POLITICA E RELIGIONE.
Ha concluso i lavori Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’unico intervento che ho applaudito è stato quello di Marisa Cinciari Rodano. Il motivo per cui ho applaudito calorosamente non consiste nella mia adesione alle sue idee o a quelle del marito, ma consiste nella mia gratitudine alla sua onestà intellettuale.

Ernesto Preziosi aveva introdotto la presenza del cadavere nell’armadio in maniera assai fumosa e aveva evocato una sua lontana parente, la Rerum Novarum.

Solo la Signora Marisa Cinciari Rodano ha avuto il coraggio di chiamare il cadavere per nome: Scomunica.

E qui l’arrampicata sugli specchi dei cattocomunisti diviene veramente di ordine superiore, una vera “acrobazia impossibile”.

Questi signori hanno veramente delle belle pretese. Pretenderebbero che fossero vere e tutte contemporaneamente le seguenti affermazioni:

Nella parola cattocomunista, cattolico è il sostantivo e comunista è l’aggettivo; I cattocomunisti erano sia cattolici che comunisti, cattolici in religione e comunisti in politica; I cattocomunisti erano cattolici scomunicati in religione e comunisti antisovietici in politica da quando la nuova costituzione sovietica aveva introdotto l’ateismo di Stato; Cionondimeno I cattocomunisti erano perfettamente cattolici e perfettamente comunisti!

Insomma, un bel “pastrocchio nell’oceano”.
Oggi essi pretendono di essere chiamati “cattolici comunisti” per quello che riguarda il loro passato e PD per quello che riguarda il loro presente, ovverosia, per dirla con Giancarlo Nobile, il “figlio del più grande equivoco politico italiano.”

Vagamente penso alla proposta di Ennio Montesi.

Più specificamente mi stuzzica l’idea di un’Associazione o un’Unione di Antifascisti Acattolici. Altrimenti chi difenderà coloro che hanno maggiormente versato lacrime e sangue nella lotta al fascismo già dal 1922 (tempo in cui i cattolici, l’antifascismo neanche se lo sognavano) quando il “figlio del più grande equivoco politico italiano” si sarà ingoiato le associazioni partigiane e le avrà ridotte a docili pecorelle che elevano lodi all’intervento della “grazia” per il suo inconfutabile ed esclusivo intervento nella liberazione dal nazifascismo?

Falconara Marittima, 9 ottobre 2015

Fiorenzo Nacciariti


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