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sabato, agosto 27, 2011

 

TUTTI I CITTADINI ITALIANI POTREBBERO, LEGALMENTE, NON PAGARE LA TASSA ICI SUGLI IMMOBILI

di Ennio Montesi

Lo Stato dittatoriale del Vaticano e la terrorizzante associazione fondamentalista e oscurantista denominata setta della Chiesa cattolica ad esso collegata, non pagano la tassa dell’ICI poiché, a loro dire con l’arrogante avallo da parte di tutti i governi dello Stato Italiano, gli immobili della Chiesa cattolica sono da considerarsi «luoghi di culto», questa è la motivazione non dimostrabile, ridicola e del tutto aleatoria, del perché la Chiesa cattolica è di fatto esonerata dal pagare la tassa ICI sui propri immobili. Accettiamo tale stravagante sbellicabile spiegazione poiché i governi italiani ci impongono di credere a tale assurdità come fossimo una massa di imbecilli incapaci di intendere e di volere. Prendiamola per buona, facciamo uno sforzo e passiamo pure da grandi imbecilli, ma riflettiamo freddamente e arriviamo al punto concreto di nostro interesse, che sono i nostri soldi.

Per la Chiesa cattolica e per i Governi italiani è indifferente e di nessuna importanza se «luoghi di culto» sono considerati anche alberghi, pensioni, ostelli, negozi commerciali, strutture per l’ospitalità dei pellegrini cattolici e molte altre tipologie di immobili appartenenti alla Chiesa cattolica e al Vaticano. Bene. Aggiungiamo un’altra tacca alla nostra imbecillità e mandiamo giù anche quest’altra abnorme idiozia che ci viene imposta con la consueta violenza politica e con l’arroganza che è prerogativa dei miserevoli parlamentari italiani conniventi con i farneticanti gerarchi cattolici-fascisti vaticani.

Considerato che come sancisce l’Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L’Articolo 8 incalza: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.”

Noi cittadini affetti da imbecillità acuta, abbiamo tuttavia la legge dalla nostra parte, non ci sono dubbi qualsiasi costituzionalista, giurista, magistrato e avvocato lo può confermare. Lasciamo pure che la Chiesa cattolica continui furbescamente a non pagare l’ICI sui propri immobili considerati da tale associazione «luoghi di culto», e non andiamo oltre per evitare di incazzarci.

Come cittadini intelligenti, lungimiranti e attenti alle leggi, consideriamo tuttavia il problema da un’angolazione diversa che, per ottusità mentale e per malsano indottrinamento cattolico, molti non riescono a focalizzare, né a vedere, né tanto meno a mettere in pratica. E qui viene il bello cari cittadini. Faccio un esempio molto chiaro e concreto.

Io, Ennio Montesi, in base alla prima legge italiana, ho il diritto inviolabile e ripeto, inviolabile, di poter praticare la mia religione, di adorare, di venerare, di pregare il mio Dio, la mia Divinità, di praticare la mia religione – qualsiasi essa sia – e ho il diritto, inviolabile, di avere il mio «luogo di culto», indifferentemente se il mio Dio è solo mio e nessun’altro lo adori, lo veneri, lo preghi. Indifferentemente. Siamo arrivati al punto. Aprite bene la mente se volete risparmiare un bel mucchio di soldi evitando di regalarli a Pantalone.

Io, Ennio Montesi, sono un fedele e sono credente. Io pratico la religione del Frizziquinesimo. Io credo e sono fedele al Dio Frizziquizzi, lo adoro, lo venero, lo prego in orari diversi durante la giornata, dentro casa mia, nel tinello, nel garage, in cantina, nelle camere da letto, nel salone, sui balconi, in giardino e anche nel bagno. Di conseguenza e di fatto io cittadino italiano Ennio Montesi posseggo, pretendo ed esigo gli stessi identici diritti e benefici di esenzione della tassa ICI che si applica per i «luoghi di culto della Chiesa cattolica» essendo i miei «luoghi di culto della Chiesa del Dio Frizziquizzi» la mia religione. La mia casa, tutte le stanze e il giardino sono da considerarsi pertanto il mio «luogo di culto della Chiesa del Dio Frizziquizzi» e nessuno può e deve azzardarsi a dire che il mio Dio Frizziquizzi è meno importante e meno vero del Dio Cattolico! Nessuno! Nessuno potrà e dovrà mai osare dire ciò, poiché tutti i Dii (plurare di Dio) e tutte le religioni hanno pari dignità, pari libertà e pari diritti di essere adorati.

L’unica cosa che immagino sia da fare, è inviare una lettera raccomandata al Ministero delle Finanze e per conoscenza all’Agenzia dei Tributi nella quale lettera tutti i cittadini proprietari di immobili, comunicano che l’immobile “casa propria” – e magari anche gli immobili degli esercizi commerciali di proprietà – è «luogo di culto della Chiesa del Dio Frizziquizzi», oppure «luogo di culto della Chiesa del Dio Vattelapesca», «luogo di culto della Chiesa del Dio Ciambot», «luogo di culto della Chiesa del Dio Farloc», «luogo di culto della Chiesa del Dio Arlot», «luogo di culto della Chiesa del Dio Merdot», poiché sappiamo ed è sancito dalla Costituzione che ognuno è libero di credere, di adorare e di pregare il Dio che più gli aggrada e nessuno, ripeto, nessuno, governi e governanti compresi, possono mettere bocca e sindacare sul fatto personalissimo e spiritualissimo del proprio Dio e della propria religione.

Nella lettera basta dichiarare che io, Ennio Montesi, sono anche il rappresentante della Chiesa del Dio Frizziquizzi e qualora servisse uno statuto per definire la mia Chiesa del Dio Frizziquizzi, ci vuole nulla a scriverne uno e allegarlo alla lettera.

Qualora il Ministero delle Finanze e l’Agenzia dei Tributi facessero gli gnorri oppure i furbi non riconoscendo il diritto al «luogo di culto della Chiesa del Dio Frizziquizzi» o per tutti gli altri migliaia e milioni di Dii si aprirebbero una moltitudine spaventosa di contenziosi legali nei quali si identificherebbero i reati di discriminazione e persecuzione religiosa e razzista. I cittadini non possono essere discriminati in maniera razzista e criminale, poiché il razzismo anche di stampo religioso è ritenuto crimine e una violazione della legge italiana 654 del 1975, la legge “Reale” che recepì la Convenzione Internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale e religiosa, poi aggiornata dalla legge Mancino.

Per tutti quei cittadini ai quali non venisse riconosciuto il diritto di pregare il proprio Dio nel «proprio luogo di culto preferito» si potrebbero costituire in una azione legale collettiva di Class Action contro lo Stato Italiano. I miserevoli governi italiani vorranno avere ragione anche scavalcando la Costituzione, ma l’Unione Europea di Bruxelles e la Corte d’Europa di Strasburgo dovrebbero dire poi la propria su tale argomento appianando la gigantesca diatriba, poiché non debbono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Questo articolo è per i cittadini di libero pensiero che non amano passare da imbecilli ed essere tartassati per fare arricchire i parassiti gonfi e tronfi stregoni vaticani.

Ennio Montesi

http://raccontipernonimpazzire.blogspot.com/

“Uccidi la tua religione

prima che la religione uccida te.”

Ennio Montesi

Riferimento Chiesa del Dio Frizziquizzi:

http://diofrizziquizzi.blogspot.com/

“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”. Joseph Pulitzer, Fondatore Premio Pulitzer

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