di Luigi Tosti
Se c’è una "qualità" che bisogna doverosamente riconoscere al Vaticano, al Papa e alla Chiesa Cattolica, questa è la granitica e gagliarda OMERTA’ con la quale coprono i criminali di "casa loro" come i preti pedofili, autori di schifosi crimini ai danni di minori indifesi, e i criminali di "casa nostra", cioè i corrotti funzionari e i corrotti politici che hanno lucrato ai danni dei cittadini italiani e dei terremotati dell’Aquila. Come diffuso oggi dalla stampa nazionale, i pubblici ministeri di Perugia e Firenze stanno per chiedere rogatorie al Vaticano per indagare su conti correnti presso lo IOR (la Banca Vaticana), riconducibili a Balducci, Anemone & C. Un qualsiasi Paese civile e democratico collaborerebbe con gli altri Stati per scoprire i criminali. Questo, però, non rientra nel "costume" e nella "morale" del Vaticano, avvezzo da millenni a "santificare" assassini, razzisti e truffatori e ad aiutare criminali come i nazisti, gli ustascia e i preti pedofili. "A mia memoria il Vaticano non ha mai permesso di accedere alla sua banca, lo Ior. Dunque non abbiamo tante speranze, ma la rogatoria la faremo lo stesso" dice un inquirente da mesi impegnato nella grande inchiesta sul G8 e i Grandi eventi. È l'ennesima svolta in questa inchiesta che ha già oltrepassato i confini nazionali, con la richiesta di rogatoria internazionale per cercare i tesori nascosti nelle banche del Lussumburgo della Svizzera per conto di alcuni indagati. E il nome di Camaldo è rispuntato fuori adesso nelle inchieste di Firenze e Perugia insieme alla "Propaganda Fide", una sorta di immobiliare del Vaticano che ha affittato decine di abitazioni a molti dei 412 personaggi comparsi nell'ormai famoso "libro mastro" di Diego Anemone. Spulciando tra intercettazioni e documenti bancari, gli investigatori si sono convinti che parte del tesoro accumulato da alcuni degli indagati con le tangenti pagate da Anemone e da altri imprenditori, si trovi proprio nei forzieri dello Ior. Nei prossimi giorni, per chiarire i movimenti che partivano dalla Banca delle Marche verso il Vaticano, sarà ascoltato Enzo Cappa, uno dei funzionari dell'agenzia di via Romagna che era in stretti rapporti con don Evaldo Biasini, amico di Anemone, soprannominato don Bancomat per le sue funzioni di cassaforte dell'imprenditore." E l’Italia foraggia pure questi omertosi, elargendo loro 8 per mille, finanziamenti, esenzioni fiscali, forniture d’acqua gratis, immunità extraterritoriali, etc. E non vi vergognate neppure.
Luigi Tosti
http://tostiluigi.blogspot.com
# posted by iodio @ 16:42