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domenica, novembre 15, 2009
La Chiesa cattolica è in sintonia con i fascisti per imporre il crocifisso negli uffici pubblici
La Chiesa cattolica e la sintonia con i fascisti per imporre il crocifisso negli uffici pubblici. La circolare del Ministero dell'Istruzione n. 68 del 22 novembre 1922 recitava:
«In questi ultimi anni, in molte scuole primarie del Regno l'immagine di Cristo ed il ritratto del Re sono stati tolti. Ciò costituisce una violazione manifesta e non tollerabile e soprattutto un danno alla religione dominante dello Stato così come all'unità della nazione. Intimiamo allora a tutte le amministrazioni comunali del regno l'ordine di ristabilire nelle scuole che ne sono sprovviste i due simboli incoronati della fede e del sentimento patriottico.»
Oggi come al tempo del fascismo molti cattolici sembrano sornionamente accompiacersi delle azioni dei neofascisti contro i soci dell'UAAR, contro gli aderenti al Partito Radicale e contro i pochi altri che chiedono il rispetto delle leggi derivanti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, costata 50 milioni di morti. Come al tempo degli squadristi fascisti, squadre di neo nazifascisti si adoperano, indisturbati dalle autorità, per cercare di intimidire e danneggiare coloro che non chiedono altro che il rispetto dei loro diritti sanciti da norme liberamente sottoscritte dallo Stato Italiano, una parte del quale oggi non vuole rispettare gli impegni internazionali solennemente sottoscritti. Ricorda molto l'Italia che il giorno prima era tutta fascista e il giorno dopo fu tutta antifascista. Ancora una volta ci siamo fatti conoscere agli occhi del mondo. Ringrazio i pochi antifascisti cattolici che a titolo personale mi hanno espresso la loro solidarietà nei confronti dell'UAAR. Gli altri sedicenti antifascisti sembrano non capire che lo sfregio fatto alle tombe dei partigiani ad Ancona, i crocifissi affissi alla porta della sede del partito radicale a Roma e le intimidazioni ai soci dell'UAAR vengono dalla stessa mano e perseguono gli stessi fini. O almeno così gli fa comodo far credere. Finché il fascista fa il lavoro sporco che conviene al cattolico, il cattolico guarda altrove e fischietta. Parlo anche di certi cattolici con la tessera dell'ANPI.
Fiorenzo Nacciariti
La Chiesa cattolica e la sintonia con i fascisti per imporre il crocifisso negli uffici pubblici. La circolare del Ministero dell'Istruzione n. 68 del 22 novembre 1922 recitava:«In questi ultimi anni, in molte scuole primarie del Regno l'immagine di Cristo ed il ritratto del Re sono stati tolti. Ciò costituisce una violazione manifesta e non tollerabile e soprattutto un danno alla religione dominante dello Stato così come all'unità della nazione. Intimiamo allora a tutte le amministrazioni comunali del regno l'ordine di ristabilire nelle scuole che ne sono sprovviste i due simboli incoronati della fede e del sentimento patriottico.»
Oggi come al tempo del fascismo molti cattolici sembrano sornionamente accompiacersi delle azioni dei neofascisti contro i soci dell'UAAR, contro gli aderenti al Partito Radicale e contro i pochi altri che chiedono il rispetto delle leggi derivanti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, costata 50 milioni di morti. Come al tempo degli squadristi fascisti, squadre di neo nazifascisti si adoperano, indisturbati dalle autorità, per cercare di intimidire e danneggiare coloro che non chiedono altro che il rispetto dei loro diritti sanciti da norme liberamente sottoscritte dallo Stato Italiano, una parte del quale oggi non vuole rispettare gli impegni internazionali solennemente sottoscritti. Ricorda molto l'Italia che il giorno prima era tutta fascista e il giorno dopo fu tutta antifascista. Ancora una volta ci siamo fatti conoscere agli occhi del mondo. Ringrazio i pochi antifascisti cattolici che a titolo personale mi hanno espresso la loro solidarietà nei confronti dell'UAAR. Gli altri sedicenti antifascisti sembrano non capire che lo sfregio fatto alle tombe dei partigiani ad Ancona, i crocifissi affissi alla porta della sede del partito radicale a Roma e le intimidazioni ai soci dell'UAAR vengono dalla stessa mano e perseguono gli stessi fini. O almeno così gli fa comodo far credere. Finché il fascista fa il lavoro sporco che conviene al cattolico, il cattolico guarda altrove e fischietta. Parlo anche di certi cattolici con la tessera dell'ANPI.
Fiorenzo Nacciariti
