paypal
Nome:
Località: Italy
Links
archives
axteismo

mercoledì, giugno 10, 2009

 

ISRAELE SEQUESTRA FONDI DEL VATICANO

Il provvedimento restrittivo per una controversia sullo statuto fiscale dello Stato Vaticano. Quindi l'annuncio del ministero degli Esteri: "Revocato, si è trattato di un errore tecnico. Poi il dietrofront: "E' stato un malinteso"

ROMA - Poche settimane dopo la visita di Benedetto XVI in Israele, arriva la notizia che il governo di Benjamin Netanyahu ha bloccato i conti correnti di una non meglio precisata istituzione cattolica in Israele per costringere le istituzioni ecclesiastiche a pagare le tasse. Una decisione presa senza attendere le conclusioni del negoziato che verte in particolare sullo statuto fiscale della Chiesa in Israele. Immediate le reazioni della Santa Sede e nel giro di qualche ora il ministero degli Esteri israeliano dà per revocato il provvedimento: è stato "frutto di un errore tecnico" e di "un malinteso". L'incidente diplomatico sembra per il momento scongiurato. Ma la notizia del sequestro ha suscitato il timore che sulla questione il governo Natanyahu voglia cambiare rotta.


Il provvedimento - ha precisato un rappresentante del ministero degli Esteri - è stato assunto "a livello di funzionari", senza avallo politico. "Si è trattato di un malinteso legato alla mancata conoscenza della lista delle istituzioni cattoliche su cui Israele e Santa Sede stanno negoziando", un accordo in materia fiscale, ha aggiunto, sottolineando che la procedura "è stata già cancellata". Nessuna dichiarazione dal ministero delle Finanze: una portavoce del dipartimento affari tributari si è limitata a dire che "i rapporti fra lo Stato e i contribuenti sono coperti da segreto d'ufficio".


Il delegato della Custodia di Terrasanta, padre David Jaeger aveva commentato il provvedimento esprimendo l'auspicio "che la clamorosa iniziativa risulti quella di un singolo funzionario, poco informato, e che nelle prossime ore venga sconfessata in ottemperanza all'impegno di astenersi da mosse simili in pendenza di un negoziato che si trascina da 16 anni ma che la visita di Benedetto XVI in Israele dello scorso maggio sembrava aver favorito".


Meno preoccupati i toni usati da monsignor Antonio Franco, nunzio apostolico in Israele: "Si tratta di avvisi periodici, non è un fatto eccezionale. Il provvedimento del governo israeliano è destinato a rientrare".


Il cosiddetto Accordo Fondamentale è stato firmato nel 1993 e demandava a successive intese la regolamentazione dello status delle proprietà e delle attività della Chiesa Cattolica in Terra Santa. L'ultimo incontro tra le delegazioni del Vaticano e di Israele si era svolto il 30 aprile scorso al termine del quale, era stato diffuso un comunicato congiunto che riferiva di "significativi progressi".


Secondo le notizie diffuse nella mattinata l'ordinanza di sequestro era stata recapitata il 20 maggio scorso, cinque giorni dopo il ritorno del Papa dal suo viaggio in Israele, a un'istituzione della Chiesa cattolica che il delegato in Terra Santa del Vaticano non ha voluto rivelare. 8 giugno 2009.


Nella Foto:

Il premier israeliano Netanyahu a colloquio con Ratzinger


Fonte:

www.repubblica.it/2009/06/sezioni/esteri/israele-vaticano/israele-vaticano/israele-vaticano.html


This page is powered by Blogger. Isn't yours?