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sabato, gennaio 20, 2007

 

Crocifissi e altri patiboli

E’ importante la tua partecipazione…

martedì 30 gennaio 2007 alle ore 9:00
al Tribunale dell’Aquila


si terrà dinanzi al GUP l’udienza preliminare
a carico del magistrato Luigi Tosti
IMPUTATO
di omissioni di atti di ufficio
per essersi rifiutato di tenere le udienze
a causa di mancata autorizzazione
ad esporre la MENORA’ EBRAICA a fianco del CROCIFISSO

amici, associazioni, intellettuali, parlamentari e giornalisti (senza bavaglio)
sarete testimoni dello storico momento!
Striscioni, bandiere, stendardi, cartelli e volantini saranno i benvenuti.
È gradita una mail ad: axteismo@yahoo.it per segnalare la propria presenza.
Aiutaci inoltrando questo messsaggio ai tuoi amici.

"Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s'ammala".
Alexis Charles de Tocqueville


Crocifissi e altri patiboli
Educare i bambini alle esecuzioni a morte fa bene alla loro crescita e alla società?
di Vittorio Giorgini

I media si sono arricchiti di argomenti relativi ad un patibolo che ha riacceso la discussione sulla pena di morte. L’esecuzione di Saddam Hussein. Abbiamo ascoltato le solite ragioni dei nostri qualificati opinionisti i quali possono esprimere bene o male le proprie opinioni che tuttavia restano assolutamente incomprensibili. Se di questi opinionisti se ne trovano 3, 4 o più messi a discutere su un problema riescono a far grande confusione interrompendosi, litigando, offendendosi e sovrapponendo le voci in modo tale che, tanto in tv che tanto per radio, risultano incomprensibili. Questi signori riescono solo a dare spettacolo di maleducazione, violenza e di reciproca sopraffazione tanto da perdere qualsiasi credibilità di intelligenza e di capacità di civile comunicazione. E’ alquanto bizzarro che discussioni sulla puritana intenzione di non mostrare scene violente - come appunto l’orrore di una impiccagione - crei scandalo in una cultura che è ancora permeata di ipocrisie nell’equivoco del buonismo sociale. Lo scandalizzarsi del mostrare ad un pubblico anche “infantile” un’impiccagione quando poi si insiste sull’importanza di educare e far crescere i nostri bambini con l’imposizione di un “crocifisso” dalla culla alle scuole primarie e così via fino alla fine della vita, appare ipocrita e di cattivo gusto. Per non parlare del sottofondo religioso basato su martiri e reliquie che costituiscono, purtroppo, il substrato necrofilo della nostra cultura e della nostra in-civiltà.

Ci si scandalizza per l’atroce visione di un impiccato al quale la corda al collo spezza la vertebra cervicale o viene strozzato, ma poi si sostiene l’importanza di un altro patibolo, ancora più cruento, come la croce e la crocifissione insistendo ottusamente a sostenerne un fantomatico messaggio “educativo”, di “amore” e di “solidarietà” di questo simbolo barbaro intriso di morte. Il patibolo del crocifisso viene appeso con ingnoranza, arroganza e spavalderia in ogni luogo marcando il territorio con un simbolo di morte. Che società sarebbe se si appendesse in tutti i luoghi anche pubblici un impiccato attaccato alla forca? Oppure un impalato? Oppure un ghigliottinato? Oppure uno sbudellato?

Mi domando, quando dai tempi primitivi delle torture dei patiboli riusciremo a crescere e a vivere finalmente in una società civile dove egoismi, gelosie, violenze e strutture barbariche vengano definitivamente escluse dall’educazione e quindi dalla vita delle società? Quando accadrà?

Vittorio Giorgini
tel. 0552382882

L’architetto e scrittore Vittorio Giorgini è autore del libro
"Le religioni plagiano - Lettera agli intellettuali"
per averlo gratis in formato digitale scrivere a:
axteismo@yahoo.it

Questo testo è in regime di Copyleft: la pubblicazione
e riproduzione è libera e incoraggiata
purchè l’articolo sia riportato in versione integrale,
con lo stesso titolo, citando il nome dell’autore e riportando questa scritta.

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