di Pier Paolo Saba :
Con diritto di intervento, propongo due righe in risposta ai "Dogmi ed agli assiomi della fede" che mi lasciano perplesso ed irritato nel leggere per l'ennesima volta delle imposizioni che la Chiesa si ostina a volerci propinare. Certo ci vuole grande coraggio per affidarsi cosi "generosamente" e altrettanto ingenuamente al dogma fideistico che, pur coscientemente, viene presentato non immutabile ma soggetto a eventuali chiarimenti ed elaborazioni che possono essere apportati ogni qualvolta la Chiesa lo ritenga necessario pur non essendo "Mai, negabili".
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Queste formulazioni dogmatiche imposte come le "Verità" più importanti della fede a difesa delle Eresie (vedi Giordano Bruno, Galileo Galilei, ect.), sono irremovibili.
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I dogmi sono un credo vincolante, una sorta di collante, spalmato ad arte nella certezza di tenere uniti i cervelli dei poveri di spirito che, altrimenti senza un "adeguato" sostegno, rischiano di sciogliersi irrimediabilmente e non poter essere quindi uttilizzabili. Le teste, debbono essere forgiate e plasmate in maniera solida e inamovibile e, all'occasione, si usa una sostanza necessaria e indispensabile, collaudata dall'esperienza millenaria: il plagio. Il plagio è rafforzato dall'abuso della credulità popolare imbastito di menzogne ed inventato e gestito dalla Chiesa ad opera dei suoi prelati.
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Mi domando come si possa prestare fede ad imposture così architettate e spudoratamente contraddittorie come quelle assurde elencate nelle versioni assiomatiche!
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Anche quando non è d'uso quotidiano ora più che mai è d'obbligo il Discernimento ed il Raziocinio; "Perchè se non hai rispetto per la tua intelligenza, abbi almeno rispetto per la mia" come sintetizza Vania Campanella. Che dire della "Perpetua verginità di Maria" declamata nel quinto dogma elencato e discordante nella versione degli Atti degli Apostoli e nei Vangeli?
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"Non è questo il figlio di Giuseppe il falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe,Simone e Giuda?" (Atti).
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“Giuseppe, il suo fidanzato, solamente dopo la nascita di Gesù ebbe a “conoscere” Maria e da questo matrimonio nacquero quattro figli e diverse figlie, delle quali non si conosce il numero” (Matteo, 13. 55/56).
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Appare evidente che non si parli di fratelli e sorelle virtuali, ne di parenti prossimi; si tratta infatti di fratelli e sorelle carnali, figli della stessa madre. Come si può distorcere quanto riportato testualmente nei Vangeli (canonici) e negli Atti. Inoltre, la parte più inquietante che interessa Maria è quella che la vede assente lei ed i figli e le figlie nel momento della crocifissione. Loro non erano presenti, e non se ne fa menzione alcuna negli scritti che ovviamente non riportano alcun che della loro presenza in quel luogo e giorno nefasto. E' forse per questo che si parla di parenti prossimi? Nel caso, notiamo delle contraddizioni stridenti che, opponendosi vicendevolmente, si annullano a loro volta alla luce dell’impossibilità di poter sostenere l'una o l'altra delle due versioni. Di quale Verginità si vuole parlare, quando - ammesso e non concesso che Gesù sia stato il frutto dello Spirito Santo - e la verginità perpetua di Maria (come proclamato da papa Pio XII nel 1854), si rende ridicola, conseguentemente alla nascita di altri figli dopo Gesù. La visione di Maria, pura e senza peccato fin dalla nascita, senza il peccato originale, è la favola più astrusa che ci possa essere raccontata. Così come altrettanto fantasiosa è la formuletta dell’Ascensione in Paradiso di Maria, anima e corpo, accanto al Figlio e al Dio Padre.
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Nel concilio di Nicea (325) si proclama che: Gesù Cristo è il Figlio di Dio, è stato generato prima dei secoli, ma non è una creatura di Dio...
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Se non è una creatura di Dio, Gesù non esiste in nessuna forma; solo quello che viene creato ha diritto di esistere. Se non si ragiona su questo punto, tutto il resto non ha senso alcuno, cioè, Dio stesso si annulla nel contempo non avendo creato un essere (Gesù) quale frutto della sua emanazione divina, in quanto... testualmente “…ma non è una creatura di Dio…” essendo che Gesù è definito l'unigenito Figlio di Dio, ma non è una sua creatura..., tutto si annichilisce e i supporti fideistici si dissolvono e saltano nell’occhio come tutte le bugie che hanno le gambe corte.
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Tutte le menzogne che la Chiesa ha imposto cadono rovinosamente e in maniera vergognosa. Finalmente siamo liberi dalle varie pastoie alienanti che la Chiesa indottrinatrice e impostora. L’uomo ha bisogno urgente di riappropriarsi della ragione e del sano discernimento.
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Nella foto, Pier Paolo Saba
# posted by iodio @ 20:24