La decisione del primo cittadino di Cornuda, in provincia di Treviso, che si è richiamato alla laicità dello Stato. Analoga iniziativa in provincia di Terni
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Roma, - ''Il sindaco di Cornuda, in provincia di Treviso, ha fatto togliere i crocifissi da tutti i seggi della cittadina''. La denuncia arriva da Filippo Ascierto, responsabile per la sicurezza di An, che spiega come il sindaco abbia giustificato la sua richiesta alla prefettura richiamandosi alla laicità dello Stato. ''Possiamo capire che lo Stato è laico - dice Ascierto all'Adnkronos - ma non crediamo ci sia nulla di male a esporre il Crocifisso. Semmai sono altre le cose che non dovrebbero essere presenti nei seggi elettorali. Denunceremo questo comportamento alle autorità preposte''.
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Un episodio analogo è avvenuto ad Amelia, in provincia di Terni, dove Forza Italia ha presentato una denuncia ai carabinieri contro il presidente del seggio n. 8. ''E' un fatto di una gravità eccezionale'', ha spiegato all'Adnkronos il consigliere regionale azzurro Raffaele Nevi, raccontando di essere stato allertato dai rappresentanti di lista presenti al seggio. ''Abbiamo avvertito il prefetto e il comandante dei carabinieri - ha detto Nevi -. Stanno andando a verificare di persona cosa è accaduto e a far rimettere il Crocifisso al suo posto. Questo signore - racconta - si è presentato al seggio con 'Il Manifesto' sotto braccio, si è autoproclamato di Rifondazione comunista. Poi, d'imperio, ha fatto togliere il Crocifisso dal seggio perché ha detto che avrebbe potuto orientare il voto. Non potevamo rispondere che con una denuncia ai carabinieri''.
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Mentre a Senigallia, in provincia di Ancona, è accaduto che un elettore ha ritirato le schede elettorali ma non ha votato dopo che il presidente del seggio si è rifiutato di togliere il Crocifisso dal muro, così come lui aveva chiesto. L'elettore ha voluto che venisse messo a verbale un messaggio in cui spiegava di essere ''impossibilitato a votare per la presenza del simbolo della religione cattolica apostolica romana, detto Crocifisso, nelle sale delle votazioni''. Protagonista della vicenda, questa mattina al seggio elettorale n. 19 delle elementari 'Puccini' di Senigallia, un elettore di Corinaldo, simpatizzante dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, l'Uaar, un'associazione che chiede, anche nel sito web, a soci e simpatizzanti che trovino simboli religiosi al seggio di far verbalizzare il loro dissenso prima di esprimere il voto. 09.042006 (Adnkronos/Ign)
# posted by iodio @ 20:53