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venerdì, maggio 25, 2007

 

Oscurato Sex Crimes and Vatican!

Sì, ma i video sono visibili qui (forse)…
direttamente nel sito della BBC in inglese…

** Sex crimes and the Vatican **
Panorama investigates a secret document which critics say has been used to silence child abuse victims. Crimen Sollicitationis was enforced for 20 years by Cardinal Ratzinger before he became Pope.



http://news.bbc.co.uk/player/nol/newsid_5400000/newsid_5403100/5403158.stm?bw=nb&mp=rm

oppure qui…
http://video.google.it/videoplay?docid=-195322232469003782&q=sex+crimes+vatican

oppure qui…
www.bispensiero.it

oppure qui…
http://www.beppegrillo.it/2007/05/crimen_sollicit.html

qui il video di come il clero agisce per proteggere se stessi a discapito dei bambini e bambine abusati…
http://www.bispensiero.it/index.php?option=com_content&task=view&id=199&Itemid=6

Intervista esclusiva a Giuseppe Nicotri sul Vaticano ed i preti pedofili sul canale MyNews di MyVideos…
http://www.myvideos.it/index.asp?NVideo=63

I dettagli sul coinvolgimento del Vaticano e di Ratzinger…
http://www.voceditalia.it/index.asp?ART=8953

Nella seconda guerra mondiale si ascoltava Radio Londra per avere notizie della guerra, dei morti, dei feriti e delle armate. Tempo passato? Per niente! Oggi è la stessa solfa, ascoltiamo la BBC di Londra. Chi ha un minimo di senno apprende le notizie da internet, non certo dai laidi baracconi televisivi e dai giornali servili. La censura che vorrebbero i “pretofili” e “preterasti” in merito alle loro basse schifezze di sesso, abusi sui minori da fare vomitare una capra, non funziona oppure funziona a singhiozzo. Il video dei preti pedofili della BBC, anzi i quattro video arricchiti di molta documentazione e commenti grazie agli amici di www.bispensiero.it erano a disposizione di tutti. Ora non ci sono più, Google e YouTube li hanno tolti.Se gli uomini con le gonne non avessero nulla da temere, perché tanta ostinazione a nascondere per fare sparire le informazioni dalla rete? Eppure sono sempre loro che, come squali affamati, stanno rastrellando soldi dell’8x1000 da mettersi in tasca. Però, curioso, delle loro porcherie sessuali sui minori l'opinione pubblica non deve sapere. Comunque

è confermata per Giovedì 31 maggio 2007
l’attesissima puntata dei preti pedofili
nel programma Annozero Rai 2
di Michele Santoro in prima serata.

verrà trasmesso lo scioccante documento video della BBC. Si prevede che la puntata sarà vista da un vastissimo pubblico come fosse la finale dei mondiali di calcio. Se fossimo un paese normale la puntata dovrebbe essere trasmessa in mondovisione e in multilingua, così il genere umano apprenderebbe che tipo di persone sono gli appartenenti al clero ai quali si mette in mano i bambini.

Oscurato Sex Crimes and Vatican
“Annunciamo ai nostri lettori ed al popolo del web che il video Sex Crimes and Vatican è stato oscurato dal sito di Google Video. Con un certo ritardo, dobbiamo registrare, visto che in Italia lo hanno già visto il più di 600.000 persone ed è il video più visto dalla rete italiana. Noi vi assicuriamo che finchè la RAI non lo trasmetterà, ed è assurdo che si stia aspettando così tanto, troverete sempre modo di vederlo. E' ormai ovunque in rete. Adesso potrete vederlo suddiviso in 4 parti, puntando su youtube. Domani è un'altro giorno, SI VEDRA'!!!” (Scritto da Bispensiero).

“Molti uomini durante la vita lasciano dietro sé solo latrine piene di merda”.
Leonardo da Vinci

si invita alla massima diffusione e pubblicazione

lunedì, maggio 21, 2007

 

La Chiesa cattolica è morta, ma non lo sa

Video-choc della BBC sui preti pedofili,
che coinvolge Ratzinger, il più visto su Google.
Crimen Sollicitationis. Ecco il video:
http://video.google.com/videoplay?docid=3237027119714361315

Irreversibile Finisecclesia (*)
di Ennio Montesi

La fossa capiente dove seppellire il cadavere della Chiesa cattolica e i suoi dogmi “credini” e “iddioti”, termini illustrati da Piergiorgio Odifreddi nel libro “Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)”, è pronta. La potente macchina organizzativa del Vaticano ereditata dall’impero romano, nonostante i suoi numerosi uomini genuflessi dentro il parlamento italiano, nei mass media, nelle istituzioni, nella finanza, nei palazzi del potere, nonostante tutto ciò ha fallito per l’ennesima volta. Il Vaticano non è riuscito a censurare, né insabbiare, né oscurare, né bruciare il video-choc prodotto e diffuso dalla BBC, la più grande televisione del mondo. Di certo i giornalisti britannici, tranne rarissime eccezioni, nulla hanno da spartire coi loro colleghi giornalisti italiani ed editori. Il video documento della BBC è chiaro e agghiacciante e oraa è sottotitolato in italiano, forse sapendo di quanto l’Italia sia messa male per informazione mediatica soprattutto quando in ballo ci sono le schifezze della Chiesa. Il tutto è su internet grazie a Google il più grande tra i motori di ricerca. Se la BBC Network e Google, colossi planetari, hanno fatto ciò scavalcando le innumerevoli barriere di protezione e censure, dando questa sconvolgente notizia all’opinione pubblica nei cinque continenti, compresa la miserevole Italia, probabilmente un motivo ci sarà. Nel video documento Crimen Sollicitationis “Sex Crimes and Vatican” ovvero “Crimini sessuali e Vaticano” si portano alla luce i gravissimi quanto numerosi fatti di pedofilia e abusi sessuali su bambini e bambine perpetrati da decenni dai preti in tutto il mondo e tenuti nascosti per volere superiore. Secondo il video della BBC sembrerebbe che la Chiesa cattolica, in ossequio a un documento segreto, sapesse e imponesse il silenzio e il responsabile, secondo il video, fu Joseph Ratzinger. Il papa è nudo.


Ecco il video per vederlo e ascoltarlo clicca qui…

Crimen Sollicitationis, come spiega il documentario della BBC, impone il silenzio sui fatti di pedofilia del clero, pena la scomunica. L’agguerrito avvocato statunitense Daniel J. Shea di Houston, Texas denunciò cardinale Ratzinger davanti alla Corte distrettuale del Texas per la copertura data ai membri del clero responsabili di abusi sessuali soprattutto sui minori. Shea si occupò e si occupa ancora del caso giudiziario di Crimen Sollicitationis e sembrerebbe che stava per trascinare Ratzinger, quando era cardinale e Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, in tribunale con accuse pesanti. Sembrerebbe che a Ratzinger (cardinale) fu notificata l’ingiunzione del tribunale. Forse (o probabilmente) se Ratzinger non fosse divenuto papa qualche conseguenza ci sarebbe stata, chissà. Come papa e quindi come capo di Stato Vaticano è impossibile procedere legalmente contro di lui benchè i fatti e le responsabilità restino da chiarire e da capire. E’ significativo che molte diocesi americane hanno venduto i propri immobili per fronteggiare gli svariati milioni di dollari di risarcimenti da dare alle numerose famiglie vittime di bambini abusati sessualmente dello scandalo dei preti pedofili.

4.392 (quattromilatrecentonovantadue) sono i sacerdoti accusati di violenza sessuale sui bambini e bambine, nei soli Stati Uniti d’America. Ecco il database messo a disposizione dalle autorità statunitensi sui preti accusati di pedofilia, con foto, nomi, ordini sacerdotali, dislocazioni geografiche delle diocesi e note aggiuntive.

Ecco chi sono i 4.392 sacerdoti accusati di abusi clicca qui…
Database of Public Accused Priest in the United States:

E in Italia? Quanti e chi sono i preti accusati di abusi sui minori? Perché in Italia non esiste un pubblico elenco a disposizione dei cittadini così da salvaguardare i propri figli, coi nomi dei sacerdoti accusati di pedofilia come questo degli Stati Uniti? Perché?

Viene da porsi anche un’altra domanda. Se Vaticano, papa, cardinali e vescovi sono a conoscenza dei reati di pedofilia dei loro preti e, a quanto dice la BBC, è lo stesso Vaticano a coprirli e a proteggerli, non dovrebbe la magistratura italiana indagare e aprire inchieste volte a fare luce? Non dovrebbe la magistratura aprire i soliti fascicoli? E’ una domanda che dobbiamo porci, anzi è da girare subito alle autorità italiane, è una domanda da porre immediatamente anche dentro il Parlamento italiano per avviare Interrogazioni parlamentari, Question time e quant’altro. Sennò che ci stanno a fare i parlamentari lì dentro? Cosa li paghiamo a fare? Sempre ammesso che si voglia fare chiarezza, ovvio. Non dimentichiamo che la Chiesa cattolica ha oltre 50 milioni di bambini all’interno delle sue congregazioni sparse per il mondo, ma nessuna politica di protezione dei bambini.

Sì, perché altrimenti che senso avrebbe strapparsi i capelli e indignarsi al primo sentore di pedofilo “laico” dietro l’angolo, certamente da deplorare e condannare, quando dall’altro lato esisterebbe da decenni, da quanto fa emergere la BBC nel documento, una organizzazione tentacolare di preti sparsi in tutto il mondo che abuserebbero sessualmente di bambini e bambine nelle parrocchie, nelle diocesi o dove resta loro più congeniale, in una raccapricciante consuetudine. Una presunta organizzazione di preti pedofili che si sarebbe data anche delle regole di comportamento per salvaguardarsi e non essere smascherati, applicando tecniche di approccio collaudate e funzionanti di adescamento di bambini e bambine. In Italia speriamo che qualche autorità cominci ad indagare.

Tanto più grave diventa la situazione nel momento in cui un pedofilo per così dire “laico” si renda conto che potrebbe abusare tranquillamente dei bambini a patto che egli si faccia prete. Il “pedofilo laico” trasformatosi in “pedofilo prete” (facilissimo anche per via della penuria di vocazioni) potrebbe infatti usufruire di questa specie di immunità verso il reato di pedofilia. Egli aquisirebbe una sorta di “licenza di libera pedofilia” muovendosi così su una corsia preferenziale forse al di fuori della legge e della legalità a prescindere dello Stato che lo ospita. Inoltre, spingendosi oltre con le ipotesi, avrebbe a propria disposizione e sotto mano così tanti bambini e bambine da garantirsi sempre “carne fresca” a scelta. Se il pedofilo laico percepisce questa possibilità teorica, beh… solo a pensarci si prova un forte senso di malessere, di nausea e di paura già abbastanza accentuati dopo l’apprendimento della notizia di Crimen Sollicitationis. Si percepisce come uno strano senso delle cose, come se i bambini abusati dai preti pedofili siano fatti trascurabili, rispetto ai bambini abusati dai pedofili laici, pur trattandosi dello stesso orripilante crimine.

L’agonia della Chiesa cattolica è in stato avanzato e il processo di decomposizione appare irreversibile all’occhio del più sprovveduto osservatore. L’inizio della fine, ricordiamolo, è il 9 luglio 2006 giorno in cui il premier spagnolo Josè Luis Zapatero disertò bruscamente e infastidito la messa solenne di Ratzinger durante la sua visita-flop a Valencia. Un chiaro messaggio politico in cui Zapatero non riconobbe la Chiesa né il cattolicesimo, né papa Ratzinger. Qualcosa di molto simile del famoso episodio dello “Schiaffo di Anagni” portato a casa da papa Bonifacio VIII nel 1303. In quel memorabile 9 luglio 2006 ebbe inizio la “finisecclesia” termine che non è un genitivo, ma un neologismo, senza la ‘e’ finale e un giorno spiegherò il perché.

Non c’è soltanto il video-choc della pedofilia dei preti cattolici che gira attorno a Ratzinger e alla Chiesa. C’è molto di più e altrettanto di grosso che sta scavando inesorabile a colpi di badile la fossa sempre più profonda e capiente che accoglierà il cadavere della Chiesa.

C’è lo studioso Luigi Cascioli il quale dopo aver dimostrato in maniera determinante nel libro documento denuncia “La Favola di Cristo - Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù” che i fatti presentati come veri dalle sacre scritture sono in realtà dei falsi, primi fra questi quelli inerenti la figura di Gesù, detto il Cristo, che è stata costruita sulla persona di certo Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo della Casta degli Asmonei, sedicente discendente della stirpe di Davide, conclude i suoi studi con una denuncia penale contro la Chiesa cattolica, nella persona di Don Enrico Righi, parroco-rettore della ex Diocesi di Bagnoregio di Viterbo, per abuso della credulità popolare (Art. 661 C.P.) e sostituzione di persona (Art. 494 C.P.) Il ricorso di Luigi Cascioli, promotore della denuncia contro la Chiesa cattolica, nella persona di un suo ministro, è stato accettato dalla Commissione esaminatrice del Tribunale dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, protocollato sotto: CASE N° 14910/06 Cascioli v ITALY. Oggetto: Cristo non è mai esistito. A breve si aprirà il processo.

Gli studi e dimostrazioni di Cascioli, essendo ineccepibili, stanno ricevendo un crescendo di plausi da un vasto pubblico e stanno inondando di sconcerto lo zoccolo duro dei credenti. E’ ormai un dato di fatto appurato che il personaggio Cristo fu inventato dalla Chiesa, come Pinocchio fu inventato da Collodi. Notizia questa che fa tremare le fondamenta della Chiesa più di ogni altra poiché qualora il tribunale stabilisse e sentenziasse - grazie alle prove prodotte da Cascioli - che Cristo come uomo non è mai esistito, non sarà più possibile praticare nelle chiese il sacramento dell’Eucarestia. Sparirà di conseguenza il dogma della transustanziazione cioè il vino e il pane che nel momento della consacrazione si trasformerebbero, a dire della Chiesa, in “sangue e corpo di Cristo”, cioè nel sangue e nel corpo di un personaggio mai esistito, giusto per sottolineare alcuni tra i dogmi di cui la Chiesa non potrà mai più avvalersi, né propagandare a chicchessia.

Da alcune indiscrezioni portate dal vento di oltre Tevere, sembrerebbe che Ratzinger sia stato sollecitato o costretto a scrivere il libro “Gesù di Nazaret” per tentare di dare delle risposte ai tanti quesiti e dubbi incolmabili sollevati proprio da Luigi Cascioli ai tanti cattolici che vogliono vederci chiaro. Dubbi e domande che si stanno riversando sempre più copiosamente dentro le chiese, domande rivolte da parrocchiani attoniti ai parroci di provincia che non sanno cosa rispondere. Il libro di Ratzinger di risposte non è riuscito a darne, anzi ha fatto altri danni sollevando ulteriori quesiti e altri dubbi. La Chiesa dimostra ancora una volta di come si arrampichi sugli specchi per cercare di dare risposte (impossibili) a domande concrete, seppure sappia bene che non potrà mai dare risposte né prove del fatto che Cristo sia esistito storicamente essendo stata proprio la Chiesa ad inventarlo.

C’è poi l’importante e dettagliata lettera critica aperta di Giancarlo Tranfo, studioso delle origini del cristianesimo, indirizzata a Ratzinger a seguito del suo nebuloso libro “Gesù di Nazaret”. Nel documento, Tranfo rischiede risposte chiare e di notevole rilevanza cristologica allo stesso Ratzinger.

C’è poi il magistrato Luigi Tosti che chiede, in base alla Costituzione Italiana e alla Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, di poter affiggere nei tribunali la menorà ebraica accanto al crocifisso, oppure la rimozione del crocifisso da tutti i tribunali. Il simbolo del crocifisso privilegia infatti i cattolici senza rispettare le altre confessioni religiose e i cittadini atei e agnostici. Quindi si discrimina i cittadini trasformandoli in sudditi. Nessuno, meno che mai uno Stato che si definisce laico, può permettersi di imporre ai propri cittadini il “feticcio chiodato” né nei tribunali, né nelle scuole pubbliche, né negli ospedali pubblici, né nelle strade pubbliche né in nessuno edificio pubblico. Se la Costituzione Italiana fosse davvero rispettata, la battaglia del giudice Tosti dovrebbe non essere mai iniziata. In un paese normale, la cosa si poteva risolvere in pochi minuti con una firma del Guardasigilli. L’Italia, Stato teocratico di inaudito fondamentalismo cattolico, è una colonia alla mercè del Vaticano. Ecco perché Tosti farà ricorso alla Corte europea per ristabilire il diritto di tutti i cittadini, diritto già sancito sulla Carta costituzionale, di non discriminazione.

C’è poi lo studioso professore Sergio Martella, psicoterapeuta e scrittore, il quale ha rilevato i danni sociali e sulla personalità dei bambini e degli adulti causati dall'insegnamento della dottrina cristiano-cattolica; dottrina che egli sintetizza in questo concetto sadico e terrificante: “Si può uccidere un figlio per amore? I cristiani credono di sì. Chi manda un figlio in croce è un dio, un genitore o un assassino?” Si chiederà una verifica di quanto questo insegnamento è contrario alla Carta dei Diritti dell'Uomo e alla tutela dei minori che verrà sottoposta all’Ordine Mondiale della Sanità, alla Corte Europea, alle Nazioni Unite, al Parlamento Europeo e ai Governi d’Europa.

C’è poi il professore Alfredo Alì che ha sporto denuncia contro la Cei, Conferenza Episcopale Italiana, per il contenuto della “Bibbia” che oltre ad essere piena strabordante di falsi, è anche e soprattutto “incostituzionale”. Il contenuto della Bibbia è contro la Costituzione italiana, contro le altre Costituzioni di molte nazioni e contro la Carta per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo. La Bibbia dovrebbe essere trattata come il libro “Mein kampf” di Adolf Hitler, per fare un esempio, il quale può essere liberamente venduto nelle librerie, ma non può entrare come testo scolastico nei piani di studio nazionali o personalizzati.

C’è poi il Concordato tra Stato e Chiesa che dovrà essere cancellato essendo esso una vera e propria arrogante imposizione anche ai cittadini di altre confessioni religiose e ai cittadini che non vogliono avere a che fare con la Chiesa cattolica e tanto meno finanziarla. Infatti il Concordato è assolutamente ingiustificato poichè privilegia solo la Chiesa cattolica a discapito delle altre confessioni e dei cittadini atei e agnostici.

C’è poi il grande flop significativo di Ratzinger nel viaggio in Brasile cammuffato e manipolato dai mass media italiani e riproposto in pompa magna, al pari di uno spot pubblicitario di un profumo, come fosse un successo strabiliante, come se gli italiani fossero un popolo di italioti. Solo pochi giornalisti italiani hanno capito che la censura da pezzenti ormai è inutile e ridicola. Bastano pochi click sulla rete per vedere come stanno le cose nei fatti veri senza bisogno di andare in edicola o accendere la tv impregnata di stupidaggini.

Ci sono poi i preti, vescovi e cardinali, con le loro arrugginite superstizioni medievali, sempre abituati a essere scappellati e riveriti. I volponi in sottana non hanno ancora capito che quando i loro scappellatori si renderanno conto di stare dietro a un cadavere incancrenito pieno di bubboni putrescenti, saranno abbandonati a se stessi in brevissimo tempo. Anzi, saranno proprio quegli instancabili scappellatori che si affretteranno ad impugnare poi il badile per ricoprire anche loro con due metri di terra la salma della Chiesa e dei suoi filistei. Quando la Chiesa tirerà le cuoia nessun prete sarà presente al suo capezzale.

Ennio Montesi

(*) “Finisecclesia”, la cui data di inizio è il 9 luglio 2006 e.V. non è un genitivo ma un neologismo, si scrive senza la “e” finale, “finisecclesia” appunto.

Per rilascio interviste, conferenze, commenti e altro tel. 3393188116

Fonte:
http://nochiesa.blogspot.com

Diffusione: Axteismo Press l'Agenzia degli Axtei, Atei e Laici
http://nochiesa.blogspot.com

Questo testo è in regime di Copyleft: la pubblicazione e riproduzione è libera e incoraggiata purchè l’articolo sia riportato in versione integrale, con lo stesso titolo, citando il nome dell’autore e riportando questa scritta.

si invita alla massima diffusione e pubblicazione


giovedì, maggio 10, 2007

 

Conferenza: Il processo contro la Chiesa cattolica sulla non esistenza di Cristo

Non esistenza di Gesù.
Conferenza pubblica
di Luigi Cascioli,
studioso di Storia del cristianesimo


“Il processo contro la Chiesa cattolica
sulla non esistenza di Cristo”

Venezia,
Mercoledì 16 maggio 2007 alle ore 17,30
Scoletta dei Calegheri - S. Tomà


Relatore
Luigi Cascioli
Studioso di storia del cristianesimo
illustrerà le prove dimostranti
la “Non esistenza storica di Gesù”
Pubblico e giornalisti (senza bavaglio) sono invitati
Seguirà dibattito - Ingresso libero

Cristo non è mai esistito
Il Tribunale dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo accetta il ricorso di Luigi Cascioli
Strasburgo – Luigi Cascioli, dopo aver dimostrato in maniera indiscutibile nel libro denuncia "La Favola di Cristo - Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù" che i fatti presentati come veri dalle sacre scritture sono in realtà dei falsi, primi fra questi quelli inerenti la figura di Gesù, detto il Cristo, che è stata costruita sulla persona di certo Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo della Casta degli Asmonei, sedicente discendente della stirpe di Davide, conclude i suoi studi con una denuncia contro la Chiesa Cattolica, nella persona di Don Enrico Righi, parroco-rettore della ex Diocesi di Bagnoregio di Viterbo, per abuso della credulità popolare (Art. 661 C.P.) e sostituzione di persona (Art. 494 C.P.) Il ricorso di Luigi Cascioli, promotore della denuncia contro la Chiesa cattolica, nella persona di un suo ministro, è stato accettato dalla commissione esaminatrice del Tribunale dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, protocollato sotto: CASE N° 14910/06 Cascioli v ITALY. Oggetto: Cristo non è esistito. A breve si aprirà il processo.
www.luigicascioli.it

Cittadini e studenti sono invitati a partecipare alla quarta conferenza del ciclo: "Riscopriamo l'illuminismo: cinque incontri su Scienza, Ragione, Laicità". La conferenza dal titolo: "Il processo contro la chiesa cattolica sulla non esistenza di Cristo" sarà tenuta da Luigi Cascioli, studioso di storia del cristianesimo. La conferenza sarà presentata da Giandomenico Beltrame socio del circolo Uaar di Venezia. Attilio Valier, coordinatore del circolo Uaar di Venezia. Comitato di presidenza: Laura Balbo, Carlo Flamigni, Margherita Hack, Danilo Mainardi, Piergiorgio Odifreddi, Pietro Omodeo, Floriano Papi, Valerio Pocar, Emilio Rosini, Sergio Staino.
www.uaar.it

Rif.
www.luigicascioli.it
http://nochiesa.blogspot.com
Rilascio interviste, commenti e altro tel. 0761910283 - 3393188116
Informazioni su Conferenza di Venezia tel. 0415281010


Nella foto, attorniato dalla stampa internazionale, il cristologo Luigi Cascioli autore del libro denuncia: La favola di Cristo – Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù


“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti eprima o poi la pubblica opinione li gettera' via. La sola divulgazione di per se' non e' forse sufficiente, ma e' l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”. Joseph Pulitzer (1847-1911) Fondatore Premio Pulitzer


martedì, maggio 01, 2007

 

Dio criminale, assassino e terrorista

Dio biblico assassino, terrorista, genocida, intollerante, stupratore, infanticida, schiavista, dispregiatore delle donne e degli omosessuali, razzista, sessuofobo e a tal punto borioso e criminale da pretendere di essere venerato dagli uomini con sacrifici umani ed animali.

di Luigi Tosti (*)


(*) Il giudice Luigi Tosti chiede, in base alla Costituzione Italiana e alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, di poter affiggere nei tribunali la menorà ebraica accanto al crocifisso, oppure la rimozione del crocifisso. Presentiamo qui il significativo stralcio di apertura di “Motivi aggiuntivi”. Il documento completo verrà presentato dal magistrato Luigi Tosti, in qualità di imputato, all’udienza che si terrà il 23 maggio 2007 al Tribunale de L’Aquila. Il documento integrale verrà reso pubblico sul sito: http://nochiesa.blogspot.com e diffuso da Axteismo dopo quella data.

CORTE D'APPELLO DELL'AQUILA - SEZIONE PENALE
Udienza dibattimentale del 23 maggio 2007
MOTIVI AGGIUNTIVI

R.G. Appelli N° 1118/2006

per l'imputato appellante Tosti Luigi.

QUESTIONE PRELIMINARE
Premetto che, avendo un interesse alla sollecita definizione del processo, intendo rinunciare al primo motivo d'appello, col quale ho dedotto la nullità dell'intero dibattimento di primo grado perché celebrato in mia giustificata assenza.
Ribadisco, però, che nella mia qualità di imputato sono costretto nuovamente a rifiutarmi di presenziare all'udienza dibattimentale d'appello: e questo a causa dell'esposizione generalizzata dei crocifissi cattolici nelle aule giudiziarie italiane, imposta dal Ministro di Giustizia fascista del 1926.
Ribadisco, pertanto, l'invito a sollevare un conflitto di attribuzione nei confronti del Ministro di Giustizia.
Queste le motivazioni del mio rifiuto e della mia richiesta.
a) Il mio rifiuto scaturisce, in primo luogo, dall'esercizio del mio diritto primario di libertà di coscienza (artt. 2 e 111 Cost. ed artt. 9 e 6 Convenzione per la salvaguardia dei diritti fondamentali dell'uomo), ovverosia dalla necessità di evitare di subire un processo da parte di giudici che non sono imparziali, come prescritto dall'art. 111 della Costituzione e dall'art. 6 della Convenzione, bensì inseriti in un'amministrazione giudiziaria che è simbolicamente connotata di cattolicesimo: e, in effetti, l'esercizio del magistero cattolico attraverso l'esposizione dell'idolo del "Dio incarnato" (tale è Gesù Cristo, secondo il catechismo ufficiale della Chiesa) è assolutamente incompatibile con l'obbligo di imparzialità e di neutralità della Istituzione "Giustizia", come peraltro già sentenziato dalla Cassazione penale, sicché non accetto di essere giudicato da giudici che sono "parti in causa", anziché garanti dell'imparzialità, anche simbolica, delle loro funzioni.
b) In secondo luogo il mio rifiuto scaturisce dalla necessità di evitare di subire la lesione del mio diritto primario alla libertà di religione, garantito sia dalla Costituzione (art. 19) che dalla Convenzione sui diritti dell'uomo (art. 9), ovverosia del diritto di essere tenuto lontano da idoli di Dei incarnati e da simbolismi religiosi nei quali non solo non mi identifico ma che, anzi, detesto e condanno apertamente a causa delle criminalità e delle immoralità che connotano il Dio della Bibbia, che connotano il messaggio simbolico della cosiddetta "passione di Cristo" e che connotano gli insegnamenti dogmatici e i comportamenti altrettanto criminali, immorali, antidemocratici e lesivi dei più elementari diritti umani tenuti dalla Chiesa cattolica.
c) Infine, il rifiuto scaturisce dall'esigenza di tutelare il mio diritto primario all'eguaglianza ed alla non discriminazione religiosa, garantitomi sia dall'art. 3 della Cost. che dall'art. 14 della Convenzione, dal momento che l'Amministrazione giudiziaria italiana privilegia smaccatamente l'esposizione dell'idolo del Dio incarnato, vietando lo stesso diritto ai miei ed agli altrui simboli.
Mi sembra abbastanza ovvio che nessuno possa impormi -se io non lo voglio- di frequentare conventi, chiese ed altri luoghi di culto connotati dall'ostensione dell'idolo del Dio incarnato: alla stessa stregua, pertanto, nessuno -come significativamente affermato dalle Corti Costituzionali di Paesi molto più civili (Svizzera e Germania, ad esempio)- può obbligarmi ad essere processato, pubblicamente, da Giudici visibilmente "confessionali", cioè inseriti in un'Amministrazione giudiziaria pubblicamente connotata di idolatria cattolica.
Si tratta, innanzitutto, di una questione di rispetto dei diritti umani, oltre che di buona educazione. Io non mi sognerei mai di esporre nelle case altrui i miei simboli ideologici e pretendo, dunque, che il Papa, la Chiesa e gli adepti della religione cattolica si astengano dal marcare in modo così squallido le pareti delle aule dei Tribunali -che non appartengono a loro ma a TUTTI i cittadini italiani- col simbolo del loro supposto Dio incarnato. E questo non solo perché si tratta di un simbolo che evoca in modo macabro e orrifico un messaggio altamente immorale, diseducativo e psicologicamente deleterio, cioè l'assassinio di un Dio-figlio perpetrato da un Dio-Padre per assurde e inconcepibili finalità di "redenzione" di terzi "colpevoli", cioè dell'Umanità "peccatrice", ma anche per le intollerabili e ingiustificabili implicazioni di genocidi, di assassini, di torture, di criminale inquisizione, di criminali crociate, di criminale razzismo, di criminali roghi contro eretici e streghe, di criminale schiavismo, di superstizione, di criminale discriminazione e persecuzione razziale, di criminale shoà, di criminali rapimenti di bambini ebrei, di disprezzo delle donne e degli omosessuali, di omofobia, di sessuofobia patologica, di intolleranza, di oscurantismo, di violazione e prevaricazione dei più elementari diritti politici ed umani alla libertà di opinione, di pensiero, di religione e di eguaglianza, di omertosa e criminale copertura dei preti pedofili, di falsificazioni di atti, di false reliquie, di falsi miracoli, di truffe, di abuso della credulità popolare a fini speculativi, di mercimonio di indulgenze e di medaglie "miracolose", di bolle di componenda, di illeciti finanziari e via dicendo, crimini di cui la storia millenaria del crocifisso è irrimediabilmente intrisa.
Essendo poi dotato di fondamenti etici e civili informati alla condivisione e all'osservanza dei fondamentali precetti del codice penale, della Costituzione italiana, delle Convenzioni internazionali sui diritti dell'Uomo e delle Convenzioni internazionali contro ogni forma di discriminazione, non intendo minimamente subire processi da parte di Giudici che si identificano simbolicamente e platealmente in un Dio biblico assassino, terrorista, genocida, intollerante, stupratore, infanticida, schiavista, dispregiatore delle donne e degli omosessuali, razzista, sessuofobo e a tal punto borioso e criminale da pretendere di essere venerato dagli uomini con sacrifici umani ed animali. E' la mia "debole" morale che mi impedisce tutto ciò, anche se, ovviamente, non ho il minimo "astio" o disprezzo nei confronti di Dio, la cui unica colpa è quella di essere stato creato dall'uomo a sua immagine e somiglianza e, quindi, con le sue debolezze e con le sue inclinazioni criminali.
Giammai accetterei l'imposizione della croce uncinata nazista da parte dello Stato italiano -e questo perché ripudio ed aborro i crimini compiuti dai cristiani nazisti- e quindi -e a maggior ragione- non accetto di essere processato dall'Amministrazione Giudiziaria Italiana, connotata di "cristianità" cattolica. Se qualcuno si vuole ancora identificare in quel simbolo e intende ancora glorificarsi del supposto "Amore" del supposto unico Dio, nella sua duplice versione di Dio-Padre e di Dio-Figlio incarnato, lo faccia pure: ma lo faccia a causa sua, sulla sua persona, nei suoi templi, nei Tribunali dell'Inquisizione e in quelli della Sacra Rota, ma non lo imponga a me che, proprio "grazie a Dio", mi identifico in valori morali e civili diametralmente opposti. Continua (…)
Rimini - L'Aquila, 1° maggio 2007

Luigi Tosti
tosti.luigi@yahoo.it
mobile 3384130312 - tel. 0541789323
via Bastioni Orientali 38 - 47900 Rimini

Il presente documento “Motivi aggiuntivi” 1 maggio 2007 sarà reso pubblico integralmente sul sito:
http://nochiesa.blogspot.com e diffuso da Axteismo Press dopo l’udienza che si terrà il 23 maggio 2007 al Tribunale de L’Aquila.

Nella foto, il giudice Luigi Tosti (foto Campanella Lasca, no copyright)

si invita alla massima diffusione e pubblicazione
Fonte: http://nochiesa.blogspot.com

Diffusione: Axteismo Press l'Agenzia degli Axtei, Atei e Laici
http://nochiesa.blogspot.com

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