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venerdì, agosto 31, 2012

 

“C’è stato il miracolo della morte di Carlo Maria Martini.” Ennio Montesi

sabato, agosto 18, 2012

 

GIORNAFASCISTI ITALIANI DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI (*) di Ennio Montesi


di Ennio Montesi

Esistono bizzarri, tronfi, grotteschi e ridicoli individui i quali, spompinandosi da soli nelle loro redazioni giornalistiche oppure in raccoglimento come collaboratori, si auto definiscono al suono di strombazzanti fanfare, "giornalisti" in quanto, a loro insindacabile dire, appartenenti alla superiore cricca di cervelli pensanti dell’Ordine dei Giornalisti, ordine voluto nel 1925 dal criminale dittatore fascista Benito Mussolini il quale, oltre ad essere stato il fautore di smisurate discriminazioni sociali, di criminali leggi razziali e di crimini efferati contro l’umanità, fu anche il nemico storico numero uno dell’informazione italiana e fu contro ogni forma di libertà di espressione, di opinione e fu contro la libertà di stampa.

Tali angoscianti quanto inutili individui “giornafascisti professionisti” e “giornafascisti pubblicisti” italiani che si stampano addosso scarabocchiando mezze confuse notizie sui loro illeggibili e imbavagliati tabloid ottimi per incartare il pesce, e farfugliando nei loro omertosi microfoni, nulla hanno a che fare con il vero, moderno e libero giornalismo il quale, di certo, non ha bisogno di schedare le persone e di allinearle a nessun “ordine”. Per poter dire la propria opinione, scrivere, parlare e dare informazioni è ridicolo, oltre che molto preoccupante e terrorizzante, il solo pensare che tutto ciò lo si possa fare solo ed esclusivamente se il proprio nome è scritto su di un quaderno che un misterioso tizio orwelliano custodisce in un cassetto di scrivania.

Qualsiasi individuo di un paese democratico pensasse o ritenesse che questa sia la giusta regola liberale e democratica da seguire e da applicare, sarebbe un povero e miserabile individuo da fare curare immediatamente da un bravo psichiatra. Sarebbe come se per salvaguardare e vigilare sulla Democrazia, sull’Uguaglianza e sulla Libertà di un popolo ci si mettesse a sentinella un gruppo di assassini criminali nazisti delle SS del Terzo Reich di Adolf Hitler.

Fino a quando esisterà il farlocco Ordine dei Giornalisti, voluto dal criminale dittatore fascista Benito Mussolini, in Italia non ci sarà mai, e mai potrà esserci, libera informazione. Solo sopprimendo l’Ordine dei Giornalisti si potrà dare vita alla vera, ancora sconosciuta e proibita (al popolo italiano) libertà di informazione e di stampa. A maggior ragione ricordando che nel dopoguerra tutte le associazioni fasciste furono sciolte, dichiarate illegali e con il divieto assoluto di ricostituzione.

I giornafascisti professionisti e giornafascisti pubblicisti possono dare, sin da subito, segno di rispetto dell’etica, da essi stessi sbandierata in ogni occasione, possono dare segno di serietà e segno di lealtà verso il popolo italiano. Per poterlo fare debbono semplicemente cancellarsi dall’inutile, anacronistico e opprimente Ordine dei Giornalisti svuotandolo dei loro nomi affinché sparisca e venga sotterrato per sempre. I giornafascisti uscirebbero così dal proprio fetido pollaio dimostrando, prima a se stessi, e poi al prossimo che bavagli, notizie omertose, manipolazione e assenza di notizie sono solo un brutto e vergognoso ricordo, un gravissimo errore sociale da non ripercorrere mai più. Il giornafascista che avrà il coraggio e l’onestà di cancellarsi dall’Ordine dei Giornalisti farà nascere il vero giornalista che giace e attende dentro di sé. Il giornafascista che aggrappandosi a motivazioni fantasiose sul perché e sul per come non possa uscire dal lercio pollaio, resti tranquillamente a fare il pollo e il giornafascista. Il popolo è abbastanza intelligente per saperlo riconoscere ed evitare.

Ennio Montesi
(*) giornafascista (gior-na-fa-scì-sta) s.m. e f. (pl.m. -i) persona iscritta all’Ordine dei Giornalisti, esistente in Italia e voluto nel 1925 dal dittatore fascista Benito Mussolini con l’intento di imbavagliare e di controllare l’informazione e la stampa di regime. Deriva dall’unione di ‘giornalista’ e ‘fascista’, per sottolineare la mancanza di libertà di informazione e di stampa per tutti i giornalisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Giornafascista è un neologismo coniato dallo scrittore Ennio Montesi il 18 agosto 2012 introducendolo nell’articolo dal titolo “Giornafascisti italiani dell’Ordine dei Giornalisti”.


“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l’unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri.” Joseph Pulitzer, Fondatore Premio Pulitzer


“La speranza è quel velo della natura che nasconde le nudità della verità.” Alfred Bernhard Nobel, inventore della dinamite e ideatore del Premio Nobel

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