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domenica, gennaio 20, 2008

 

Attenzione, la Chiesa soffia sulla cenere e destabilizza il paese

Ratzy? No grazie tenetevelo!

«Ma quando una lunga serie di abusi e malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre tutti gli uomini all’assolutismo, è loro diritto, è loro dovere, rovesciare un siffatto governo, e provvedere nuove garanzie alla sicurezza per l’avvenire.» Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776.

di Ennio Montesi
:
La Sapienza Day. Niente Uomo in gonna bianca capo della setta cattolica all’Università La Sapienza di Roma. “Frusti via!” avrebbe detto in dialetto l’anziana contadina nel sorprendere il gatto avvicinarsi furtivo al pesce. E' normale che i tanti ipocriti ciarlatani che vivono e si trastullano grazie alla politica si siano strappati i capelli vaneggiando frasi da Tribunale dell’Inquisizione. Non c’è da stupirsi dei loro insulsi piagnistei. Essi tengono famiglia e se portano a casa pane, companatico e ferie pagate sanno che per continuare a farlo devono rispondere alla banda dei preti prima ancora che ai cittadini che li hanno eletti.

Anche l’ultimo degli analfabeti sa che l’Italia è una colonia del Vaticano. Più che di cittadini della Repubblica Italiana, bisogna parlare di sudditi a pecoroni all’Italia Pontificia. Il Vaticano come ogni altra associazione, clan o setta, che voglia garantire la propria motivazione di esistenza e continuità nel tempo, ha posizionato nel parlamento italiano i suoi pii uomini in giacca e cravatta. Questi uomini fidati in giacca e cravatta sono servi alacri e instancabili della Chiesa cattolica e bivaccano in tutti gli schieramenti politici nel centro destra, centro sinistra, di sopra, di sotto, di lato. Essi sono pronti a scattare al comando del vescovo e del cardinale di turno, come soldati dinanzi a un generale a cinque stelle. In tutti i partiti ci sono persone che sarebbero pronte a scannare la propria madre se la Chiesa lo chiedesse. Alla Chiesa interessa il proprio potere economico e politico altrimenti ci sarebbero stragi di madri in ogni quartiere. Niente di nuovo quindi, c’è solo da prendere atto della grave situazione nella quale i cittadini sono obbligati a sopravvivere. Un’anomalia mastodontica tutta italiana, unico caso al mondo. Facciamo un’ipotesi. Se il parlamento italiano e istituzioni prendessero ordini e rispondessero ai voleri della regina della Regno Unito, oppure al primo ministro della Francia, oppure al primo ministro della Cina sarebbe molto grave, sarebbe considerato Alto Tradimento e perseguito pesantemente per legge, oppure sarebbe considerato come un Colpo di Stato, oppure come un’invasione politica di uno Stato verso un altro Stato. Insomma non sarebbe preso sotto gamba. Eppure, il fatto che il parlamento italiano e le istituzioni italiane rispondano ai voleri e ai dettami del Vaticano, cioè di un altro Stato, piuttosto che ai voleri e ai bisogni dei cittadini italiani, bizzarro, lo fanno apparire come cosa normale, come atto dovuto, come un aspetto di “fede”. I dettami del Vaticano vengono imposti ai cittadini italiani con notevole arroganza per niente diversi da quelli imposti da una dittatura. Quindi in Italia ancora non esiste Democrazia, né Libertà.

E’ ovvio che i politici dei preti sbandierino in uno show anacronistico la loro indignazione battendosi il petto e alcuni inchinandosi fino a spaccarsi la schiena come è loro uso. La Cupola è figlia del Cupolone. I vigliacchi politici portano acqua ai preti, ma non ai cittadini. Sta di fatto che il fattucchiere-papa-veggente-prete-cartomante-mago-teologo-stregone-vicario-astrologo Ratzy, capo di una setta malefica e perniciosa, per usare le stesse parole di Svetonio, Tacito e Plinio il Giovane, capo di una setta di ridicole superstizioni medievali, è stato ricacciato dentro al suo buco fatto di nulla. Il papa è nudo. La Chiesa è nuda. Preti, vescovi e cardinali sono nudi. Il Vaticano è diventato un campo di nudisti. La laicità stavolta ha vinto sul serio, ha sbancato. I cattolici stanno fustigandosi col cilicio fino a farsi sanguinare e stanno pregando, poverini. Speriamo che continuino a fustigarsi e a pregare per sempre.

Diciamolo a voce forte e chiara: è stata una storica e grande vittoria, una straordinaria vittoria per la democrazia, per la libertà, per tutti i cittadini e per l'Italia. La giornata del 15 Gennaio 2008 sarà indimenticabile e scolpita a caratteri d’oro nelle pagine più significative della storia d’Italia ed equiparabile solo ad altri due eventi storici analoghi e cioè al famoso “Schiaffo di Anagni” dato al papa e a quello più recente della “Breccia di Porta Pia”.

Ma qual è stato in sostanza il grande smacco politico-storico? I pii uomini fidati in giacca e cravatta e i pennivendoli giornalisti si guarderanno bene dallo spiegarlo alla gente dato che i preti preferiscono dominare "italioti" inebetiti dalla loro indottrina, piuttosto che italiani consapevoli e istruiti. Vediamolo insieme questo smacco o bastonata inferta alla banda della Chiesa.

In Italia, Stato teocratico di inaudito fondamentalismo cattolico colonia del Vaticano, nella principale e più prestigiosa università italiana, La Sapienza, a Roma città eterna, roccaforte dei preti, l'Uomo che gira con la gonna bianca è stato criticato! Ciò significa che i preti, i fattucchieri, i sacerdoti, i cartomanti, i vescovi, i veggenti, gli stregoni, i cardinali arroganti d'oltre Tevere, nonostante la montagna di soldi che hanno accumulato e continuano ad accumulare, non sono riusciti a imporre il loro Uomo in gonna bianca. Hanno fallito ancora e l’elenco dei loro fallimenti si sta allungando. Il professore di “teologia” termine pomposo che intimorisce la massa facendola sentire ignorante, ma che tradotto fa sbellicare dal ridere significa semplicemente professore della “scienza del nulla” o, per essere più chiari, professore dell’aria fritta. Questo professore in gonna bianca studioso della “scienza” dell’aria fritta non ha potuto leggere così le solite banalità e stupidaggini che chiunque può dire senza per questo possedere studi tontologici, opss… teologici. Esistono anche professori emeriti di “pinocchiologia” cioè dello studio scientifico di Pinocchio e altri professori laureati e docenti in “cappuccetorossologia”. Ma non per ciò questi professori si sono approprianti di ettari di terra dello Stato Italiano pretendendo di essere riconosciuti come Stato indipendente e nemmeno si sono messi a capo di esso e tanto meno pretendono ed esigono 4.000 (quattromila) milioni di Euro (circa mezza finanziaria) ogni anno dallo Stato Italiano cioè da tutti noi cittadini italiani. 4.000 milioni di euro servono alla banda di stregoni del Vaticano per permettere loro di fare i nababbi, per avere il massimo della bella vita godendosela alla grande, permettono loro agi e piaceri di ogni tipo, viaggi e molte altre cose che è inutile approfondire, il tutto senza lavorare come gli altri cittadini. La setta invasata dell’associazione Chiesa seppure non produca nulla, né prodotti, né servizi, è in possesso di enormi ricchezze faraoniche, immobili di ogni tipo in ogni parte del mondo. Ricchezze di cui nessuna autorità italiana o di altre nazioni ha mai osato chiedere conto e della provenienza.

Ricapitolando, nonostante il controllo indiscriminato della politica, della inevitabile influenza nel parlamento e nelle istituzioni, nonostante l’uso arrogante e spropositato dei mass media i quali fanno a gara per dare enormi spazi pubblicitari alla banda del Vaticano, nonostante i servi-giornalisti facciano muro sulle tante notizie fastidiose riguardanti i componenti della setta, nonostante l'organizzazione bimillenaria ereditata dall’antico Impero Romano carica di esperienza politica, strategica e tattica, nonostante tutto ciò e molto altro ancora, l’Uomo con la gonna bianca ed esperto di aria fritta è stato respinto al mittente. E senza colpo ferire. I fatti storici eclatanti di questo tipo vanno letti con occhio critico maturo di uno storico che racconterà, tra mezzo secolo o forse prima, questa vicenda posizionandola nel giusto contesto sociale. I professori e gli studenti de La Sapienza firmatari della lettera saranno allora menzionati e l’accaduto fatto studiato nelle scuole. I loro nomi saranno nei testi di storia e verranno ricordati per sempre. Propongo subito che quei nomi di docenti e studenti dell’Università La Sapienza sostituiscano al più presto le targhe nelle piazze e nelle vie i nomi dei “santi” personaggi del tutto inutili. Si diano nuovi nomi alle strade a cominciare dai personaggi più importanti di cui la banda di stregoni della Chiesa e dei suoi pii servi temono l’avanzata nel panorama culturale: piazza Luigi Cascioli, viale Luigi Tosti, corso Piergiorgio Odifreddi, via Sergio Martella, lungotevere Giancarlo Tranfo… Cominciamo a scrivere lettere ai sindaci delle città d’Italia avanzando questa richiesta affinchè venga messa all’ordine del giorno nei consigli comunali. Cosa che tutti possiamo fare da subito al costo di un francobollo.

E’ questo l’ennesimo flop dell’Uomo con la gonna bianca. Significa che i pii pappamentari non riescono più a coprire e a proteggere il culo dei preti e a garantire loro la protezione necessaria per le assurdità che propagandano. Significa che i politici vanno da una parte, sordi e ciechi all'evoluzione sociale e scientifica, mentre la società, i giovani, e il rispetto della libertà, della democrazia e della laicità (quella vera) stanno andando in tutt'altra direzione. Se i politici mettessero l’impegno nel difendere i diritti dei cittadini con la stessa determinazione usata per i preti, saremmo il primo tra i paesi a Democrazia evoluta e molti problemi che affliggono il paese sarebbero risolti.

Attenzione però. La mossa dell’Uomo con la gonna bianca va letta anche da un’angolazione diversa che desta notevole preoccupazione. Sapendo di quanto la Chiesa sia subdola, infida, doppia e ingannatrice nell’agire, con probabilità la chiave di lettura giusta del fatto del La Sapienza Day, è un’altra.

Fa più notizia un Uomo con la gonna bianca che si pone come vittima, come martire, non andando a La Sapienza? oppure un Uomo con la gonna bianca che nonostante tutto va a La Sapienza? Quale tra le due decisioni avrebbe avuto maggiore impatto mediatico? Qual è la più destabilizzante? La prima senza dubbio. La Chiesa soffia spesso sulle ceneri per destabilizzare la società. Quando la Chiesa è in difficoltà, come lo è in questo decennio, prende furiosa a menare colpi all’impazzata, usa cioè la propria arma migliore, la più affilata: destabilizza la società. L’ha sempre fatto. Fintanto che la società se le darà di santa e di laica ragione, la Chiesa avrà il tempo di riprendere fiato, riorganizzarsi, rifocillarsi e rimettersi sulla carreggiata. Sarà pronta poi a puntare il dito sulle vittime ai bordi delle strade e darà manforte ai vincitori usati. Qualsiasi osservatore politico attento può rendersi conto quando e come la Chiesa metta in atto la destabilizzazione. Creare tensioni sociali per la Chiesa ci vuole niente. E’ sufficiente che l’Uomo in gonna bianca dica, ad esempio, di non votare a un referendum, faccia un discorso contro i musulmani, lanci una frecciata contro l’Iran, o che risconosca Israele come Stato, oppure che non lo riconosca come Stato. Niente di più facile per quell’individuo. Mai la Chiesa è tanto pericolosa come quando si sente verso la chiusura della propria bancarella, verso la propria fine. E la Chiesa sa bene che la sua fine è segnata. E’ allora che la Chiesa crea e accende tensioni sociali incontrollabili. Tensioni che una volta accese dovranno essere imputate a questa o a quella entità sociale seccante e fastidiosa affinchè qualcuno la bastoni per bene e la spazzi via sgomberando la strada. Destabilizzazione ed eversione sono le facce di una stessa medaglia e saperle cavalcare vuol dire restare a galla. “Da gran tempo non si può più salvare nulla di questa Chiesa” è la sintesi di Karlheinz Deschner, autore di “Storia criminale del Cristianesimo”. Leggiamo insieme il passo: “Chi vuole ancora «salvare qualcosa» all’interno di questa Chiesa, o è ignorante, od opportunista, oppure è inebriato di misticismo. Da gran tempo non si può più salvare nulla di questa Chiesa; si può soltanto preservare sé medesimi e gli altri dal suo potere! Essere Chiesa, in realtà, è la prassi di chi accieca gli esseri umani per offrirglisi da guida, di chi ti debilita e t’infetta per poterti curare. Chiesa vuol dire prestare soccorso in angustie e difficoltà che, senza di essa, non esisterebbero nemmeno. Chiesa è mantenere sotto perenne tutela chi crede ancora, da parte di chi non crede ormai più”.

Radunare e buttare in piazza centinaia di migliaia di cattolici fedeli all’Uomo in gonna bianca è facile come scoccare le dita: l’organizzazione cattolica farà il resto. Masse di persone convogliate e messe in agitazione dallo Stato del Vaticano all’interno dello Stato Italiano. Persone con la mente inebriata di chissà quali misticismi e visioni che, nel “nome del loro dio cattolico”, sono pronte a fare qualsiasi cosa. Masse di persone pronte cioè a prendere ordini dall’Uomo in gonna bianca e svincolate dalle leggi dello Stato Italiano! C’è da chiedersi se la situzione sia accettabile. “E’ nostro diritto di credenti a dio e fedeli al papa”, direbbe il cattolico convinto. Bene.

Ora però, immaginiamo che un mullah in Italia domani allertasse centinaia di migliaia di musulmani sul territorio italiano e magari anche da altre nazioni invitandoli ad andare tutti in un determinato giorno in una piazza di Roma con l’intento di pregare e di agire nel “nome del loro dio musulmano”. Come per i cattolici, anche per i musulmani varrebbe lo stesso diritto di credenti al loro dio e fedeli al mullah. Ciò, ancora, non è mai accaduto. Ma potrebbe accadere in qualsiasi momento. Tale diritto vale anche per tutte le altre religioni o sette indistintamente di qualsiasi tipo. Un diritto anche per gli atei e gli agnostici anche se non hanno nulla da pregare. Cosa accadrebbe? Come ci sentiremmo sapendo che ad esempio piazza Navona è strabordante di musulmani che stanno ascoltano il discorso del mullah in piedi su un palco? Discorso per noi, tra l’altro, in lingua incomprensibile? Quale sarebbe la reazione politica dello Stato Italiano? Quale decisione prenderebbe il Ministero degli Interni e le Forze dell’Ordine e come si mobiliterebbero per salvaguardare la sicurezza pubblica? Cosa accadrebbe se la cosa si ripetesse a ogni schioccare di dita del mullah? Cosa accadrebbe se il mullah decidesse di ripetere la cosa il giovedì di ogni settimana? E se il mullah indicesse una sorta Giubuleo musulmano a Roma facendo riversare milioni di pellegrini nella capitale e in tutte le piazze, cosa accadrebbe? Meglio non immaginare gli scenari e le conseguenze destabilizzanti, sociali e politiche che potrebbero derivarne. Eppure, curiosamente, i cattolici radunano da sempre masse di persone capeggiate dall’Uomo in gonna bianca.

Non resta che attendere la prossima volta che l’Uomo con la gonna bianca verrà respinto o magari messo alla porta, da un’altra Università, da una Istituzione, da un Paese europeo. All’Unione Europea e alle Nazioni Unite sembra che non stiano molto a buttare fuori la banda di stregoni del Vaticano. L’Unione Europea e le Nazioni Unite sembrerebbe che non amino ascoltare discorsi nei quali i “peccati” diventano reati, né dottrine medievali.

A La Sapienza di Roma il latte è ormai versato insieme a tutta la mucca. Significa che se sono stati sufficienti una manciata di professori universitari e giovani studenti per ricacciare la Maestra dell’Impostura, l'Eterna Corruttrice, la più grande Banda di Falsari della storia, la Fautrice di crimini immani contro l'Umanità, uomini, donne e bambini sbudellati, sgozzati, bruciati, torturati, annegati, strangolati, impalati, squartati, spellati vivi, fatti a pezzi, facendo carne di porco di intere popolazioni, ricacciando questa associazione nella fogna, significa che tutti lo possono fare. Significa che chiunque può respingere la banda degli Uomini stregoni in gonna. La strada è stata aperta ed è bella dritta e la posta in gioco è altissima. Il tempo in cui la Chiesa e i suoi aguzzini torturavano e bruciavano sui roghi gli eretici e chiunque si mettesse in mezzo alle idiozie da loro propagandate è finito. Significa che la Chiesa sta crollando inesorabile e il processo inarrestabile (finisecclesia) verso la fine sarà molto prima di quanto possiamo immaginare.Vaticano: Cessata attività per mancanza di imbecilli. E’ questo il cartello che verrà affisso un giorno in piazza san Pietro.

Ennio Montesi


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citando il nome dell’autore e riportando questa scritta.


Nella foto, lo scrittore Ennio Montesi fondatore di Axteismo.

E’ disponibile
su www.luigicascioli.it il nuovo libro del grande cristologo Luigi Cascioli “LA MORTE DI CRISTO – Cristiani e Cristicoli” con il quale il famoso studioso demolisce definitivamente tutte le testimonianze, testamentarie ed extratestamentarie, a cui la Chiesa si è finora fraudolentemente aggrappata per sostenere l’esistenza storica di Gesù Cristo. In esso Cascioli risponde, sia pur brevemente, alle presuntuose e quanto inconcludenti obiezioni fatte dal prete Barbaglia alla “LA FAVOLA DI CRISTO – Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù”.

E’ disponibile
il saggio “Le religioni plagiano” di Vittorio Giorgini, ex professore del Pratt Institute di New York e studioso di antropologia, editato dalla Arduino Sacco Editore
www.arduinosacco.it di Roma, codice ISBN 978-8889584-60-6. Il libro tratta in maniera eccellente e super partes dei tre monoteismi religiosi Cristianesimo, Islamismo ed Ebraismo con alto taglio critico verso le religioni invasive nel tessuto sociale dello Stato laico.

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lunedì, gennaio 14, 2008

 

Criminale discriminazione religiosa

di Luigi Tosti (*)

(*) Il giudice Luigi Tosti chiede allo Stato Italiano che vengano rimossi dalle aule giudiziarie i simboli religiosi per rispettare il principio supremo di laicità affermato dalla Costituzione Italiana e dalla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo.

Al Procuratore della Repubblica di Campobasso
Al GIP del Tribunale di Campobasso


N. 6-3781-07 R.G. Mod. 21 Procura Repubblica di Campobasso

Oggetto: Atto di opposizione alla richiesta di archiviazione del P.M. Dott.ssa Rossana Venditti del 17.12.2007, nonché memoria difensiva, relativi alla denuncia penale per il reato di discriminazione religiosa (art. 3 L. 654/1975) presentata il 22 novembre 2007 da Luigi Tosti contro i Giudici del Tribunale dell’Aquila dott. NOVELLI Giovanni Presidente, dott. CIOFANI Carla, giudice, dott. GRIMALDI Alfonso, giudice. (R.G. 6-3781-07 Mod. 21).

Io sottoscritto Luigi Tosti, presa visione della richiesta di archiviazione in oggetto, stranamente non indicante le generalità delle persone da me denunciate, bensì la sibillina sigla “PE/DE”,

propongo opposizione

contro la stessa per i motivi che seguono e, contestualmente

NOMINO MIO DIFENSORE

l’AVV. DARIO VISCONTI del foro dell’Aquila, Via XX settembre n. 19.

MOTIVI

Premetto e ricordo che il sottoscritto opponente è un cittadino italiano che, almeno stando alla Costituzione Italiana ed alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo, “dovrebbe godere” del DIRITTO INVIOLABILE di NON ESSERE DISCRIMINATO a causa della “razza” o della “confessione religiosa ma che, in virtù della normativa “fascista” e degli altrettanto criminali precetti della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, cioè di quella che -a buon diritto e per pieni meriti storici- è stata giustamente definita come la più grande associazione per delinquere e la più grande banda di falsari che sia mai esistita sulla faccia del pianeta Terra- è stato e viene tuttora DISCRIMINATO perché considerato uno “sporco e perfido ebreo”, responsabile di “Deicidio” ed appartenente a una razza condannata da Dio.
Premetto e ricordo, altresì, che questo “sporco ebreo” è stato grottescamente tratto a giudizio dinanzi al Tribunale dell’Aquila perché vittima di atti di criminale discriminazione razziale-religiosa da parte del Ministro di Giustizia, e cioè perché, dopo aver invano preteso che venissero rimossi i crocifissi (cioè i “vessilli” della più grande Associazione per delinquere della Storia, autrice dei più efferati crimini contro l’umanità, perpetrati e condivisi per circa 2.000 anni, senza soluzione di continuità, da criminali Pontefici e da criminali gerarchi ecclesiastici) o che, in alternativa, venisse autorizzato ad esporre a fianco dei crocifissi le sue menorà ebraiche, si è rifiutato di SEGUITARE a SUBIRE QUESTA PALESE DISCRIMINAZIONE CRIMINALE, cioè di dover tenere le udienze con l’imposizione del crocifisso, grottescamente appellato dalla circolare del ministro di Giustizia fascista come “simbolo venerato, ammonimento di Verità (??) e Giustizia (??)”, e col CONTESTUALE DIVIETO di esporre la menorà ebraica.
Premetto e ricordo che questo “sporco e perfido ebreo” -come “amorevolmente” appellato da Voi Cattolici che appartenete, per “volere Divino”, ad una “Razza Superiore”- si è regolarmente presentato, il 22 novembre 2007, dinanzi al Tribunale penale dell’Aquila, composto dai magistrati sopra indicati, per affrontare -come è diritto di qualsiasi cittadino- il processo intentato a proprio carico.
PRELIMINARMENTE, però, lo sporco ebreo HA PRETESO di ESSERE CONSIDERATO dai TRE GIUDICI come UN ESSERE UMANO, AVENTE gli STESSI DIRITTI e la STESSA DIGNITA’ che lo STATO ITALIANO FASCISTA ATTRIBUISCE agli APPARTENENTI alla “SUPERIORE RAZZA CATTOLICA”: per la precisione lo “sporco e perfido ebreo” HA PRETESO che VENISSERO RIMOSSI I CROCIFISSI o che, IN ALTERNATIVA, VENISSERO ESPOSTI GLI ALTRI PROPRI SIMBOLI RELIGIOSI, in applicazione del principio di EGUAGLIANZA e NON DISCRIMINAZIONE, preannunciando in modo esplicito che avrebbe proposto denuncia penale in caso di mancato accoglimento dell’una o dell’altra delle richieste.
Il suddetto Collegio -presumibilmente formato da giudici Cattolici, stando almeno alle “statistiche” diffuse dalla Chiesa Cattolica e dallo Stato italiano, che appioppano la qualifica di “cattolici” al 98 % della popolazione- ha disatteso la prima richiesta affermando, testualmente, che “il simbolo del crocifisso non può in nessun modo considerarsi come fonte di discriminazione di un cittadino ateo, ovvero professante diversa religione, perché non limita in nessun modo la facoltà in concreto di professare il diverso credo, né viola la dignità dell’essere umano, e non costituisce ostacolo all’imparzialità del giudice che non è condizionato nelle sue decisioni da tale presenza”.
Come vanamente evidenziato nella denuncia sporta il 22.11.2007, però, i tre giudici in questione hanno DELIBERATAMENTE OMESSO DI PRONUNCIARSI SULLA SECONDA ISTANZA, non sapendo evidentemente che cosa “inventarsi” e “a quale santo votarsi” per giustificare perché la menorà ebraica e gli altri simboli religiosi -che parimenti non potevano considerarsi “fonte di discriminazione per i cattolici”- non potevano essere esposti a fianco dell’augusto crocifisso.
Alla luce di questa incontestabile VERITA’ OGGETTIVA è squisitamente assurdo e grottesco che qualcuno possa sostenere che non integri un “COMPORTAMENTO DISCRIMINATORIO” quello di chi consente che SOLO gli IMPUTATI di FEDE CATTOLICA si possano giovare -allorché compaiono nelle aule giudiziarie- della PRESENZA SIMBOLICA del LORO IDOLO, mentre agli IMPUTATI di FEDE EBRAICA o di ALTRA FEDE o CREDO debba essere inibito di giovarsi della medesima presenza simbolica dei loro idoli e/o dei loro simboli ideologici.
La valenza criminale di questa discriminazione è pari a quella di chi consentisse ai cattolici di esibire i propri crocifissi negli ospedali o nei carceri e negasse identico diritto agli appartenenti ad altre fedi religiose.
Ebbene, il P.M. dott.ssa Rossana VENDITTI -presumibilmente anche Lei Cattolica (secondo la statistica) e, quindi, poco incline a rinunciare ai propri privilegi e a valutare le “discriminazioni” che non la toccano- ha chiesto la sollecita archiviazione della denuncia dello “sporco ebreo”, senza espletare alcuna attività istruttoria, con una motivazione del tutto apodittica e di tredici parole, e cioè perché “non si rinviene natura discriminatoria, a carattere religioso, nei fatti denunciati il 22.11.2007”.
Questa “motivazione” lascia a dir poco interdetti, perché è grottesco che l’autorità giudiziaria italiana si faccia paladina di patenti atti di criminale discriminazione religiosa, perpetrati addirittura da organi istituzionali dello Stato, senza fornire la radice cubica di mezza sillaba di motivazione sul “perché mai gli imputati Cattolici debbano usufruire del privilegio di marcare le aule di giustizia col loro idolo divino, usufruendo quindi del “conforto” e del “supporto” del loro DIO durante l’intero dibattimento, mentre agli imputati ebrei o di altra fede o credo sia precluso il pari diritto e la pari opportunità, cioè quella di esporre pubblicamente, sulle pareti delle aule, i LORO IDOLI, usufruendo durante i processi del medesimo “conforto” e del medesimo “supporto”: CI VUOLE SOLTANTO UNA NOTEVOLE DOSE DI MALA FEDE per sostenere che non ricorra, nel caso di specie, una PATENTE e CRIMINALE DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La stessa notevole dose di malafede che ha portato l’attuale Guardasigilli Mastella ad affermare, in risposta ad esplicita question time dell’On.le Turco, che il crocifisso merita di essere esposto in base ad una semplice circolare, peraltro dell’era fascista, mentre la menorà ebraica non lo merita perché -si badi bene- occorrerebbe all’uopo una.... LEGGE del Parlamento!!!!!!!!!!!!!
In ogni caso, la prova oggettiva della mala fede del Collegio aquilano risiede in queste DUE circostante di fatto, in ordine alle quali si chiede supplemento di indagine:
1°) la prima circostanza -lo ribadisco- è nel fatto che il Collegio ha deliberatamente OMESSO di pronunciarsi sulla mia seconda istanza, e questo perché non era in grado di fornire una giustificazione plausibile della denunciata DISCRIMINAZIONE, e cioè del motivo per il quale agli imputati cattolici è accordato il privilegio di godere della presenza e del conforto del loro simbolo, mentre agli sporchi ebrei sia invece negato lo stesso diritto e la stessa opportunità: l’opponente chiede dunque che il GIP ordini l’acquisizione di copia dell’ordinanza collegiale, per far constatare questa intenzionale omissione dei tre giudici, sintomo univoco di perfetta MALA FEDE;
2°) la seconda circostanza fattuale risiede nel fatto che durante l’esposizione orale da parte del dr. Tosti delle sue due richieste il Presidente del Collegio, dott. Novelli Giovanni, ha interrotto l’imputato affermando che l’autorizzazione ad esporre altri simboli non era di pertinenza del tribunale ma del Ministro, in tal modo anticipando le motivazioni di diniego: il dr. Tosti, tuttavia, ha immediatamente replicato al Presidente del Collegio, rappresentando che egli reclamava il RISPETTO DELLA PROPRIA DIGNITA’ e DEL PROPRIO DIRITTO ALLA NON DISCRIMINAZIONE e che, dunque, era semmai onere del Tribunale aquilano attivarsi presso il Ministro di Giustizia affinché venisse RIPRISTINATA LA SITUAZIONE DI LEGALITA’, e cioè venisse rimossa la situazione di PALESE DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA AI SUOI DANNI.
Nel supportare questa replica, l’imputato Tosti Luigi rappresentava ai tre giudici che in un caso del tutto analogo, deciso dalla Cassazione penale con sent. n. 3376/2001, era stato censurato il comportamento di un Tribunale che aveva processato in contumacia un imputato, portatore di handicap, che aveva rappresentato la sua impossibilità a presenziare al dibattimento a causa del mancato abbattimento delle barriere architettoniche nel palazzo di giustizia: in quel caso, infatti, la Corte Suprema aveva stabilito che i cittadini handicappati avevano il sacrosanto diritto al rispetto dei propri DIRITTI all’EGUAGLIANZA ed al rispetto della “DIGNITA’” e che l’OBBLIGO di ATTIVARSI, per far sì che venissero abbattute le barriere architettoniche, incombeva sulle autorità pubbliche -cioè giudici e sindaci- e non, grottescamente, sui cittadini titolari di tali DIRITTI. Concludeva, pertanto, affermando che ANCHE sui tre giudici aquilani incombeva l’obbligo di attivarsi presso il Ministro per chiedere la rimozione dei crocifissi o l’aggiunta di altri simboli perché, in caso contrario, si sarebbe concretizzato un criminale atto di discriminazione religiosa ai suoi danni.
Ebbene, i tre giudici aquilani, resisi conto dell’inconsistenza della tesi prospettata dal presidente dott. Novelli, hanno deliberatamente OMESSO di decidere la questione prospettata dallo scrivente, non sapendo che cosa inventarsi per rigettarla.
Questo comportamento omissivo -di cui si chiede l’accertamento attraverso altro supplemento di indagine, cioè con l’acquisizione del verbale d’udienza in forma fonica e trascrizionale- è stato dunque posto in essere allo scopo di perpetuare una situazione di CRIMINALE DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA, e cioè per negare all’imputato ebreo il rispetto dei suoi DIRITTI di EGUAGLIANZA e NON DISCRIMINAZIONE in CAMPO RELIGIOSO: i tre giudici, infatti, erano stati messi in guardia sull’obbligo di attivarsi per far sì che venissero rispettati i DIRITTI all’EGUAGLIANZA e di PARI DIGNITA’ dell’imputato, ma nulla hanno fatto e, anzi, HANNO OMESSO di DELIBERARE su questa richiesta che, se esaudita, avrebbe eliminato qualsiasi discriminazione di stampo criminale ai suoi danni.
Gravissima è la circostanza che i tre giudici abbiano perpetrato questa OMISSIONE solo e soltanto PERCHE’ NON ERANO IN GRADO DI FORNIRE UNA GIUSTIFICAZIONE, LOGICA e/o GIURIDICA, DI COTANTO “RAZZISMO RELIGIOSO”.
E, in effetti, la motivazione che è stata addotta dal Collegio per affermare la “non discriminatorietà” della presenza del crocifisso sopra la loro testa è una motivazione che valeva e che vale -con tutta evidenza- anche per la menorah ebraica ed “anche” per tutti gli altri simboli religiosi: “anche” la menorà, infatti, “è un simbolo che non può in nessun modo considerarsi come fonte di discriminazione di un cittadino ateo, ovvero professante diversa religione, perché non limita in nessun modo la facoltà in concreto di professare il diverso credo, né viola la dignità dell’essere umano, e non costituisce ostacolo all’imparzialità del giudice che non è condizionato nelle sue decisioni da tale presenza”.
E allora bisogna essere franchi: “Voi Cattolici” non potete seguitare a sperare di “fare i furbi” impunemente o, meglio, a credere di essere furbi perché, in realtà, siete ed avete concretamente dimostrato di essere, nei secoli, solo dei “razzisti” arroganti. Le motivazioni che sono state “furbescamente” quanto arrogantemente inventate -in varie sedi giudiziarie- per supportare la “legittimità” dell’ostensione del “Vostro” Idolo, valgono infatti -con ogni evidenza- anche per tutti gli altri idoli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Concludendo,

c h i e d o

1°) la prosecuzione delle indagini attraverso l’acquisizione del decreto, pronunciato dal Collegio penale il 22.11.2007, col quale è stata respinta la richiesta di rimozione dei crocifissi ma si è omesso di deliberare sulla richiesta di autorizzazione ad esporre a fianco del crocifisso altri simboli religiosi, nonché della registrazione fonica e/o della trascrizione del verbale d’udienza nella parte relativa all’esposizione della questione preliminare da parte dell’imputato Tosti Luigi, che aveva chiesto ed ottenuto la parola;
2°) la reiezione, in ogni caso, della richiesta di archiviazione con conseguente formulazione a carico dei tre magistrati sopra indicati del seguente capo d'imputazione:

“per avere, pur non esistendo alcun impedimento di legge e/o di fatto, intenzionalmente omesso di deliberare sulla richiesta dell’imputato Luigi Tosti di esporre, a fianco del crocifisso, la sua menorah ebraica e gli altri suoi simboli religiosi o, comunque, per aver omesso di attivarsi presso il Ministro di Giustizia per ottenere la rimozione dei crocifissi o, in subordine, l’autorizzazione dell’imputato ad esporre i suoi simboli a fianco del crocifisso, così ponendo in essere o, comunque, così cooperando e concorrendo col Ministro di Giustizia nel porre in essere comportamenti di discriminazione religiosa ai danni dell’imputato Luigi Tosti, al quale è stato imposto il simbolo religioso dei cattolici ed è stato contestualmente negato di usufruire dello stesso diritto e, dunque, della stessa opportunità di godere, durante la celebrazione del processo, del conforto morale e religioso indotto dalla presenza dei propri simboli religiosi”
Rimini, 11 gennaio 2008

Luigi Tosti
tel. 0541789323
cell.: 3384130312
tosti.luigi@yahoo.it
Via Bastioni Orientali 38 - 47900 Rimini

P.S.: Mi preme far sapere che non sono un idiota e che, “conoscendo bene i miei polli” -cioè i Cattolici- so perfettamente che il loro ostinato ostracismo avverso il riconoscimento del diritto di eguaglianza, che pur compete alle “altre” religioni e/o credo, poggia sul fatto che affiancare al crocifisso altri simboli significherebbe non solo “turbare” la “sensibilità” dei razzisti cattolici, ma anche creare un’imbarazzo e un’enorme curiosità nell’opinione pubblica, anche estera: a quel punto, infatti, anche i marziani approderebbero presso i Tribunali italiani per ammirare le ridicole esposizioni di idoli.
Luigi Tosti


«Vaticano: Cessata attività per mancanza di imbecilli.
E’ questo il cartello che verrà affisso un giorno in piazza san Pietro».
Ennio Montesi

«Non è nostra intenzione tirar su bambini da inchiodare sulle croci.»
Luigi Tosti, Lettera a un cattolico anonimo

E’ disponibile

su www.luigicascioli.it il nuovo libro del grande cristologo Luigi CascioliLA MORTE DI CRISTO – Cristiani e Cristicoli” con il quale il famoso studioso demolisce definitivamente tutte le testimonianze, testamentarie ed extratestamentarie, a cui la Chiesa si è finora fraudolentemente aggrappata per sostenere l’esistenza storica di Gesù Cristo. In esso Cascioli risponde, sia pur brevemente, alle presuntuose e quanto inconcludenti obiezioni fatte dal prete Barbaglia alla “LA FAVOLA DI CRISTO – Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù”.

E’ disponibile

il saggio “Le religioni plagiano” di Vittorio Giorgini, ex professore del Pratt Institute di New York e studioso di antropologia, editato dalla Arduino Sacco Editore
www.arduinosacco.it di Roma, codice ISBN 978-8889584-60-6. Il libro tratta in maniera eccellente e super partes dei tre monoteismi religiosi Cristianesimo, Islamismo ed Ebraismo con alto taglio critico verso le religioni invasive nel tessuto sociale dello Stato laico.

Interviste, commenti, conferenze pubbliche e altro tel. 3393188116
Fonte:
http://nochiesa.blogspot.com
Diffusione: Axteismo Press l'Agenzia degli Axtei, Atei e Laici
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