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lunedì, settembre 04, 2006

 

Consiglio Giudiziario "boccia" il giudice "anticrocefisso"

Bocciato perchè Luigi Tosti non è iscritto all'Associazione Nazionale Magistrati né ad alcuna corrente politica della Magistratura e mai candidatosi ad elezioni politiche
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Ancona - L'Aquila - Rimini - Per il Consiglio giudiziario di Ancona il giudice di Camerino Luigi Tosti è indegno di essere nominato magistrato di cassazione perché " non è iscritto all'Associazione Nazionale Magistrati né ad alcuna corrente della magistratura, non si è mai candidato ad elezioni politiche, non conosce componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, non ha mai contattato membri del Consiglio Superiore della Magistratura, del Consiglio Giudiziario o del Ministero di Giustizia per chiedere favori e perché, infine, non frequenta personaggi di spicco o di potere". Queste scelte comportamentali del dott. Tosti denotano - come ha sottolineato il Consiglio giudiziario di Ancona - una "inclinazione del magistrato alla mancanza di riserbo e alla disistima generalizzata verso i propri colleghi e un difetto di equilibrio e di autocontrollo", avvalorati dalla sua "pretesa di eliminare, quale privato cittadino, il crocifisso dalle aule giudiziarie o di esporre, a fianco del crocifisso, la menorà ebraica". In seguito a questa singolare motivazione - che sottintende che il "bravo magistrato" è quello politicizzato, colluso col Potere ed avvezzo a chiedere favori - la toga anticrocefisso ha fatto pervenire al Consiglio Superiore della Magistratura una lettera provocatoria in cui dichiara di "essere pentito degli errori commessi" e di volersi oggi "ravvedere", "aderendo all'Associazione Nazionale Magistrati e a tutte le correnti della Magistratura, rinnegando l'insulsa pretesa di esporre l'immondo simbolo della menorà a fianco del crocifisso e considerando il Cattolicesimo come l'unica Religione depositaria dell'unica Vera Verità". Stranamente il CSM, cui compete la decisione finale, ha omesso di deliberare sulla sua pratica a distanza di quasi due anni, nonostante diffide e denunce penali per omissioni di atti di ufficio.
In compenso, però, la Procura della Repubblica dell'Aquila ha attivato altri sei procedimenti penali per omissione di atti di ufficio contro il magistrato di Camerino, "per essersi indebitamente rifiutato di tenere le udienze a causa della presenza del crocifisso". Si attende, per questi processi, che venga fissata l'udienza preliminare dinanzi al GUP dell'Aquila. "Anche per queste nuove accuse - commenta l'interessato - la Procura dell'Aquila si è stranamente dimenticata di esporre nei capi di imputazione la Verità, e cioè che il mio rifiuto è nato dalla mancata autorizzazione ad esporre a fianco del crocifisso il simbolo della menorà ebraica, cioè da un atto di palese discriminazione religiosa. Sono comunque curioso di vedere come sarà composto il collegio giudicante, dal momento che il precedente collegio che mi ha condannato è stato composto in violazione di norme della Costituzione, di disposizioni dell'ordinamento giudiziario, di circolari del CSM e delle tabelle del Tribunale dell'Aquila: cioè includendo illegittimamente nel collegio il dr. Carlo Tatozzi, che si era già espresso a favore della permanenza dei crocifissi, ed escludendo il dr. Mario Montanaro, che si era espresso in senso opposto e che doveva far parte del collegio. Sono curioso di verificare quali siano i provvedimenti adottati dal Ministro di Giustizia , dalla Procura Generale e dal CSM per queste gravi irregolarità, che ho segnalato con esposto. Sono infine curioso di constatare se verrà allestita un'altra aula-ghetto per la celebrazione del mio processo e se l'attuale Ministro di Giustizia On.le Clemente Mastella, cui sto inoltrando richiesta in tal senso, rimuoverà tutti i crocefissi da tutte le aule di giustizia italiane, oppure farà orecchie da mercante come il suo predecessore On.le Roberto Castelli."
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Luigi Tosti
mobile: 3384130312
telefono: 0541789323
tosti.luigi@alice.it
via Bastioni Orientali 38 - 47900 Rimini
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Nella foto, il giudice Luigi Tosti
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