Maurizio Blondet dopo aver lanciato il solito sasso nello stagno contro Luigi Cascioli, senza portare alcuna argomentazione concreta sulla “non esistenza di Cristo” e sul libro-denuncia di Cascioli “La favola di Cristo – Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù” Blondet non si è fatto più sentire. Ricordiamo che Cascioli lanciò la propria disponibilità a Blondet per un pubblico dibattito (vedi news sotto). Come usa fare la Chiesa quando non possiede argomentazioni, anche Blondet ora tace. E sì, è il solito sistema: qualche dogma da catechismo da parrocchia buttato là, qualche passo di vangelo buttato qua e poi via… fuga a palla! I teologi (gli scienziati del nulla) scappano a gambe levate. Risulta che a Blondet abbiano scritto diverse persone invitandolo a loro volta ad accettare il dibattito con Cascioli. Una di queste persone ci ha messo in copia e ci ha autorizzato a pubblicare il messaggio inviato anche a Blondet. Eccolo qui:
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Ill.mo Sig. Maurizio Blondet,
da saccente replica alla "Favola di Cristo" di Luigi Cascioli. Non potrebbe essere diversamente essendo l'arroganza, l'intolleranza e mistificazione le caratteristiche che distinguono i così detti "intellettuali" cattolici. I termini da Lei usati, "tale...", "regressione culturale" e "ignoranza" ben si addicono ai cattolici la cui maggioranza non ha mai letto la Bibbia e si limita a "bere" alla fonte di una grossolana mitologia solo in occasione di battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e qualche volta a messa. Lei mescola storia e teoligia con la stessa metodologia con la quale la Chiesa da duemila anni l'ha propinata ai fedeli: trucco che nel 2006 non regge più. Mi limito ad un solo esempio di mistificazione citando il suo amico e collega Vittorio Messori che Lei invita a leggere quale autore di "Ipotesi di Gesu'". Vittorio Messori, dopo aver pubblicato "L'Opus Dei" cercando di confutare, in modo maldestro e mistificante, quella che è stata definita "massoneria nera", "mafia santa" e "piovra", è l'autore della Prefazione di "Varcare la soglia" di Giovanni Paolo II. Riferendosi a Wojtyla afferma: "Al contrario: è continua, qui, la riconferma del ruolo provvidenziale di quel Concilio Vaticano II alle cui sedute (dalla prima all'ultima) l'allora giovane vescovo Karol Wojtyla partecipò con ruoli sempre più attivi e rilevanti". E' una falsità! Ecco come nascono i miti, le leggende e i… “miracoli”. Uno dei più assidui partecipanti al Concilio Vaticano II fu Ramon Sugranyes de Franc - ex Presidente e poi Presidente onorario dell'Istitutoi Internazionale Jacques Maritain e che Messori e Lei dovreste conoscere bene - il quale alla domanda "Che ruolo svolgeva il cardinale Wojtyla in questo consiglio?" risponde: "Nelle sessioni, ero consultore. Nelle sessioni, semestrali, eravamo disposti per ordine alfabetico e siccome fra Sugranyes e Wojtyla non c'era nessuno, ebbi l'onore di stare a fianco del cardinale Wojtyla in tutte le riunioni nei quattro anni del nostro mandato… [il Concilio] non gli stava molto a cuore, vi assisteva regolarmente, ma interveniva poco". (Dalla guerra di Spagna al Concilio- Ed. Rubbettino 2003, pagg.151/152). Lei e Messori non approfittate dell'ignoranza dei fedeli: i tempi cambiano, non c'è più l'Indice e la Chiesa non ha più il monopolio dell'istruzione. Per ciò che concerne l'esistenza storica di Gesù, sono sicuro che Lei è persona cui tiene al suo onore e dignità e, pertanto, non avrà difficoltàa partecipare ad un pubblico dibattito col "tale" Luigi Cascioli" presso qualche sede universitaria.
Da "buon cattolico" sarà umile a dar corso all'invito.
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# posted by iodio @ 17:28