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mercoledì, marzo 08, 2006

 

Blondet tace dopo la sfida lanciatagli da Cascioli


Maurizio Blondet dopo aver lanciato il solito sasso nello stagno contro Luigi Cascioli, senza portare alcuna argomentazione concreta sulla “non esistenza di Cristo” e sul libro-denuncia di Cascioli “La favola di Cristo – Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù” Blondet non si è fatto più sentire. Ricordiamo che Cascioli lanciò la propria disponibilità a Blondet per un pubblico dibattito (vedi news sotto). Come usa fare la Chiesa quando non possiede argomentazioni, anche Blondet ora tace. E sì, è il solito sistema: qualche dogma da catechismo da parrocchia buttato là, qualche passo di vangelo buttato qua e poi via… fuga a palla! I teologi (gli scienziati del nulla) scappano a gambe levate. Risulta che a Blondet abbiano scritto diverse persone invitandolo a loro volta ad accettare il dibattito con Cascioli. Una di queste persone ci ha messo in copia e ci ha autorizzato a pubblicare il messaggio inviato anche a Blondet. Eccolo qui:
:
Ill.mo Sig. Maurizio Blondet,
da saccente replica alla "Favola di Cristo" di Luigi Cascioli. Non potrebbe essere diversamente essendo l'arroganza, l'intolleranza e mistificazione le caratteristiche che distinguono i così detti "intellettuali" cattolici. I termini da Lei usati, "tale...", "regressione culturale" e "ignoranza" ben si addicono ai cattolici la cui maggioranza non ha mai letto la Bibbia e si limita a "bere" alla fonte di una grossolana mitologia solo in occasione di battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e qualche volta a messa. Lei mescola storia e teoligia con la stessa metodologia con la quale la Chiesa da duemila anni l'ha propinata ai fedeli: trucco che nel 2006 non regge più. Mi limito ad un solo esempio di mistificazione citando il suo amico e collega Vittorio Messori che Lei invita a leggere quale autore di "Ipotesi di Gesu'". Vittorio Messori, dopo aver pubblicato "L'Opus Dei" cercando di confutare, in modo maldestro e mistificante, quella che è stata definita "massoneria nera", "mafia santa" e "piovra", è l'autore della Prefazione di "Varcare la soglia" di Giovanni Paolo II. Riferendosi a Wojtyla afferma: "Al contrario: è continua, qui, la riconferma del ruolo provvidenziale di quel Concilio Vaticano II alle cui sedute (dalla prima all'ultima) l'allora giovane vescovo Karol Wojtyla partecipò con ruoli sempre più attivi e rilevanti". E' una falsità! Ecco come nascono i miti, le leggende e i… “miracoli”. Uno dei più assidui partecipanti al Concilio Vaticano II fu Ramon Sugranyes de Franc - ex Presidente e poi Presidente onorario dell'Istitutoi Internazionale Jacques Maritain e che Messori e Lei dovreste conoscere bene - il quale alla domanda "Che ruolo svolgeva il cardinale Wojtyla in questo consiglio?" risponde: "Nelle sessioni, ero consultore. Nelle sessioni, semestrali, eravamo disposti per ordine alfabetico e siccome fra Sugranyes e Wojtyla non c'era nessuno, ebbi l'onore di stare a fianco del cardinale Wojtyla in tutte le riunioni nei quattro anni del nostro mandato… [il Concilio] non gli stava molto a cuore, vi assisteva regolarmente, ma interveniva poco". (Dalla guerra di Spagna al Concilio- Ed. Rubbettino 2003, pagg.151/152). Lei e Messori non approfittate dell'ignoranza dei fedeli: i tempi cambiano, non c'è più l'Indice e la Chiesa non ha più il monopolio dell'istruzione. Per ciò che concerne l'esistenza storica di Gesù, sono sicuro che Lei è persona cui tiene al suo onore e dignità e, pertanto, non avrà difficoltàa partecipare ad un pubblico dibattito col "tale" Luigi Cascioli" presso qualche sede universitaria.
Da "buon cattolico" sarà umile a dar corso all'invito.
:
Annibale Viscomi
annibale.v@libero.it

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